L'esperto rispondeAdempimenti

La figlia che studia medicina con borsa di studio esente può tornare a carico

Con la partita Iva aperta negli anni precedenti per svolgere in regime forfettario l’attività di supplenza di medici di base scatta l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi

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di Giuseppe Merlino

La domanda

Mia figlia è un medico dal giugno 2022, data dalla quale ha aperto la partita Iva scegliendo il regime forfettario. Nel periodo settembre 2022 – ottobre 2023 ha effettuato esclusivamente sostituzioni di medici di base, percependo i relativi redditi. Per i redditi prodotti nel 2022 ha presentato la relativa dichiarazione. Per quelli relativi al 2023 la presenterà per la prossima scadenza. Per tale annualità, avendo superato il limite, non è stata considerata più a carico. Dal primo novembre 2023 frequenta il primo anno di specializzazione per la quale percepisce, mensilmente, la relativa borsa di studio, sua unica fonte di reddito. Preciso che per scelta personale ha deciso di tenere aperta la partita Iva. È da dichiarare la borsa di studio? In caso di risposta negativa dal 2024, percependo solo la borsa di studio, posso riconsiderarla a carico? Mantenendo aperta la partita Iva, deve presentare comunque la dichiarazione dei redditi nel 2025?
C. P. - Bologna

L'agenzia delle Entrate ha già chiarito in passato (risoluzione 338/E/2002) che la legge 398 /1989 riconosce la completa esenzione Irpef solo per le borse di studio corrisposte per la frequenza di corsi di specializzazione e per attività di ricerca post-laurea. A seguito della distinzione prevista dal Dlgs 368/1999 tra scuole di specializzazione in medicina e chirurgia e formazione specifica in medicina generale, è stato altresì precisato che il regime di esenzione non spetta per le borse di studio...