Tavolo di confronto tra Economia e commercialisti
Il viceministro dell'Economia Luigi Casero ha incontrato ieri il coordinamento delle sette associazioni sindacali dei dottori commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico). Obiettivo: avviare una tavolo di confronto tra i rappresentanti della categoria e il ministero dell'Economia per risolvere nodi e criticità che rallentano e complicano i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini-contribuenti.
Ieri è stato il primo appuntamento, interlocutorio, ma è emersa una serie di questioni pratiche su cui intervenire. «Si è parlato di Statuto del contribuente, di delega fiscale, di norme antiriciclaggio – racconta Eleonora Di Vona, presidente Ungdcec, Unione nazionale giovani dottori commercialisti esperti contabili – con un interlocutore preparato e competente, il viceministro Casero è anche dottore commercialista e questo ha facilitato il dialogo anche su aspetti molto tecnici. Sono anni che l'Unione chiede la partecipazione attiva di rappresentanti dei dottori commercialisti alla stesura delle norme e dei regolamenti, e quando Casero ci ha espressamente invitato a partecipare alla stesura dei regolamenti della delega fiscale quasi non riuscivo a crederci».
L'invito al tavolo da parte del viceministro dell'Economia era stato anticipato a voce, a fine gennaio, al presidente Anc, l'Associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel: «Casero mi aveva assicurato che entro una decina di giorni ci avrebbe convocato e così è stato. Ora si è impegnato a riconvocarci entro 15 giorni e prima faremo un incontro preliminare del coordinamento delle associazioni nazionali e stileremo un documento delle priorità. Ieri abbiamo trattato gli aspetti politici – spiega Cuchel - analizzato quale può essere il nostro apporto e quali sono gli interlocutori di riferimento». I temi da trattare sono tanti e ai tavoli saranno presenti anche i relativi referenti come l'agenzia delle Entrate, la Banca d'Italia e lo stesso ministero dell'Economia.
Dall'incontro è emerso anche il forte disagio della categoria e, soprattutto, come sottolinea Amedeo Sacrestano presidente Andoc, l'Associazione nazionale dottori commercialisti, la perdita di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini e dei soggetti economici. «Ora la pubblica amministrazione viene spesso percepita come inefficiente – spiega Sacrestano – e a volte anche ostile. È necessario capire cosa ha rovinato questa fiducia e come riconquistarla. Per prima cosa, attraverso tavoli politici, dobbiamo preoccuparci di come rifondare il rapporto tra il mondo reale e il Governo, mentre con i tavoli tecnici si entrerà nel merito delle specifiche questioni».
Secondo Vilma Iaria presidente Adc, l'Associazione dottori commercialisti, il viceministro Casero sembra realmente intenzionato a fare qualcosa per semplificare le cose: «Noi ci siamo messi a disposizione per dare una mano a far ripartire il nostro Paese, speriamo che sia possibile».
L'incontro tra sindacati dei commercialisti e viceministro dell'economia sembra aver aperto una possibilità: «Se andiamo per la strada vista ieri – commenta Roberta Dell'Apa, presidente Aidc, Associazione italiana dottori commercialisti – potremmo ottenere dei risultati». Tutti sono consapevoli del fatto che il dialogo appena avviato potrebbe essere bruscamente troncato da una crisi di Governo, ma potrebbe anche portare risultati interessanti.