Professione

Isa, inaccettabili le modifiche estive: Adc-Anc chiedono la proroga

di Giuseppe Latour

Le modifiche di ferragosto ai modelli Isa sono inaccettabili. È il messaggio che arriva dalle associazioni Adc e Anc in risposta al decreto con il quale il ministro dell’Economia (Gazzetta ufficiale n.192 del 17 agosto scorso del Dm 9 agosto 2019) ha portato correttivi dell’ultimo minuto agli indici sintetici di affidabilità.

«Le rilevanti modifiche apportate, tramite il suddetto decreto, ai dati dei modelli Isa precompilati - dicono le associazioni - violano infatti espressamente, fra le altre, le disposizioni contenute nell'articolo 6, comma 3, della legge 212 del 2000 (cd Statuto del Contribuente) ai sensi delle quali non possono essere apportate modifiche ai modelli e ai software dichiarativi senza lasciare ai contribuenti un termine di almeno sessanta giorni
rispetto al termine previsto per l’adempimento. Queste modifiche, poiché sono state rese note soltanto il 17 agosto scorso, non concedono ai contribuenti il termine minimo previsto. Siamo dunque di fronte all’ennesimo strappo perpetrato ai principi di collaborazione e buona fede che dovrebbero governare, in ogni tempo, i rapporti fra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti».

Per effetto delle novità appena introdotte sarà, spiega la nota di Adc e Anc, necessario procedere ad una revisione generale dei calcoli effettuati e ciò non potrà avvenire prima delle opportune modifiche ai software dichiarativi e gestionali. In altre parole, gli studi professionali avranno pochissimo tempo a disposizione per ricalcolare tutte le posizioni Isa dei propri clienti: meno di un mese in totale. Ad aggiungere difficolta, c’è il fatto che le software house non renderanno disponibili gli aggiornamenti ai programmi prima dell’inizio del mese di settembre, con ogni probabilità.

«Quanto sta accadendo intorno ai nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale fa crescere ulteriormente le già forti perplessità che le associazioni Adc e Anc hanno manifestato, fin da subito, in merito alle difficoltà applicative, al ritardo nel rilascio dei software e all’assenza di veri e propri chiarimenti di prassi amministrativa». Arrivati a questo punto, la soluzione sarebbe «la totale disapplicazione degli indici Isa per il periodo d’imposta 2018». Di fatto, una prorga. In assenza di questa misura, «è necessario comunque che si prenda atto delle violazioni che le recenti modifiche determinano e sia disposto un congruo slittamento del termine del 30 settembre per i versamenti delle imposte dovute a saldo e in acconto da parte dei contribuenti soggetti ai nuovi modelli Isa.

Ministero dell’Economia, decreto 9 agosto 2019

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©