Professione

Sardegna, fondi ai cervelli di rientro

di Davide Madeddu

Si punta sull’alta formazione. Incentivando chi va fuori a specializzarsi e fa ritorno in Sardegna. Per portare avanti il programma la Regione, utilizzando risorse per oltre 5,5 milioni provenienti dal Fondo sociale europeo (Fse 2014-2020).

L’iniziativa, denominata «Master and back - Alta formazione» è riservata a coloro che non abbiano compiuto 36 anni (41 anni nel caso di persone disabili) e che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ai 100/110. In caso di voto inferiore, fanno sapere dalla Regione, «serve l’ammissione ad un master erogato da una delle prima 30 università al mondo». Tra i requisiti anche quello di essere residenti in Sardegna consecutivamente per 10 anni.

La borsa di studio prevede: il rimborso delle tasse universitarie fino a 12mila euro, l’erogazione di un importo forfettario mensile per le spese di vitto e alloggio fino a un massimo di mille euro al mese per 12 mesi consecutivi, il rimborso forfettario delle spese di viaggio una tantum. Tutti gli importi sono calcolati in base all’Isee, che non deve essere superiore a 56mila euro. «Vogliamo consentire ai giovani sardi – commenta l’assessore regionale al Lavoro, Alessandra Zedda - di frequentare master in università di eccellenza per aumentare competenze ed accrescere potenziale professionale e occupazionale».

Al programma, che vuole incentivare il ritorno nella regione, si somma il piano Best, realizzato in partnership con Invitalia e Fulbright. In questo caso sono previste cinque borse da 35mila euro per frequentare corsi intensivi in aziende degli Usa. L’obiettivo è quello dell’autoimpiego con la creazione di imprese innovative in seguito alla frequenza di corsi intensivi in entrepreneurship e management. In questo caso, fanno sapere dalla Regione, tre borse di studio sono giò state assegnate.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©