Professione

Per i coltivatori diretti contribuzione ridotta di un dodicesimo

Ulteriore esonero contributivo per l’agroalimentare nei due decreti Ristori

di Francesco Giuseppe Carucci

Dai due decreti Ristori ulteriore esonero contributivo per l’agroalimentare. La limitazione del canale Ho.Re.Ca sta danneggiando le filiere agroalimentari. E il canale rappresenta un anello cruciale del sistema vista la quota significativa di prodotto nazionale che viene assorbita da ristoranti e pizzerie, con conseguenze rilevanti sul segmento di eccellenza delle produzioni.

Tra le misure a sostegno del comparto spunta dapprima nel Dl 137/2020 l’articolo 16, che dispone un esonero contributivo a favore dei datori di lavoro appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Ferma restando l’aliquota di computo delle pensioni, l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali riguarda la sola quota a carico del datore. Restano dovute le quote Inail e quelle a carico dei lavoratori.

Medesimo beneficio è concesso ai lavoratori autonomi agricoli quali imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti iscritti nella relativa gestione previdenziale.

La misura, finanziata in 273 milioni di euro per il 2020 e 83 milioni per il 2021, si colloca accanto all’esonero contributivo previsto per il primo semestre dell’anno dall’articolo 222 del Dl 34/2020 e rafforzato dall’articolo 58-quater del decreto Agosto per la cui applicazione si attende una specifica circolare Inps.

La norma limita l’agevolazione contributiva al periodo retributivo di novembre. Tuttavia, con l’articolo 21 del “Ristori-bis”, l’esonero è stato esteso anche a dicembre con lo stanziamento di ulteriori 112,2 milioni di euro per il 2020 e 226,8 per il 2021. Per cofinanziare l’ulteriore misura, si è scelto di abrogare l’articolo 7 del Dl 137 che prevedeva l’erogazione del contributo a fondo perduto alle medesime filiere recuperando da lì 100 milioni.

Il monitoraggio della corretta fruizione del beneficio sarà effettuato dall’Inps che verificherà l’esercizio da parte del contribuente di una delle attività di cui ai codici Ateco rientranti nelle filiere.

La platea dei beneficiari, individuata prima nella relazione illustrativa al decreto Ristori, è stata resa esplicita con l’allegato 3 al Dl 149/2020 che fa menzione di una serie di codici Ateco che identificano le attività rientranti nelle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Con riferimento alle aziende con dipendenti in possesso di matricola Inps, il beneficio è quantificato nella contribuzione datoriale per i periodi retributivi di novembre e dicembre da scomputare dai versamenti rispettivamente in scadenza il 16 dicembre e il 18 gennaio (il 16 cade di sabato).

Le aziende assuntrici di manodopera agricola, invece, beneficeranno dell’esonero in concomitanza della scadenza del 16 giugno 2021 relativa alla contribuzione dovuta per il quarto trimestre di quest’anno. Di qui la necessità di finanziare la misura anche per il 2021. Nell’importo dovuto non sarà compresa la quota datoriale calcolata sulle due mensilità interessate.

Per i coltivatori diretti il beneficio è quantificato in due dodicesimi della contribuzione dovuta per l’intero 2020 senza a tal fine tener conto del premio Inail riscosso in modalità unificata. Per gli imprenditori agricoli professionali il problema non si pone in quanto non soggetti all’assicurazione Inail. L’esonero, per i detti lavoratori autonomi, è già riconosciuto nel versamento in scadenza il prossimo 16 novembre. Qualora si sia già provveduto all’intero versamento, il beneficio potrà essere recuperato dall’ultima rata in scadenza il 18 gennaio 2021. Non vi sarà una riemissione dei modelli F24, ma si dovranno utilizzare le codeline rilasciate scomputando autonomamente dall’importo della rata del 16 novembre il primo dodicesimo della contribuzione annua prevista per la fascia contributiva di appartenenza. Ciò è stato precisato dall’Inps con il messaggio n. 4272 diramato nella serata di ieri.

Il messaggio chiarisce che le misure sono da ritenersi autorizzate nell’ambito del regime degli aiuti di Stato «Quadro temporaneo emergenza Covid-19» e che sarà disposta istanza di esonero di cui sarà data comunicazione successivamente.

L’augurio è che le coperture bastino ad assicurare il totale beneficio agli aventi diritto e che non si rischi, come per l’esonero previsto dal Dl Rilancio, la riduzione dell’agevolazione a tutti i beneficiari.

Le sospensioni dei versamenti contributivi disposte dai due Dl Ristori sono compatibili con gli esoneri contributivi. Si pensi alle aziende agrituristiche, che potranno beneficiare di entrambe le misure.

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