Diritto

Terzo settore, decreto sul Runts in «Gazzetta»: il 31 ottobre non è perentorio per le modifiche statutarie

Pubblicato il Dm Lavoro del 15 settembre. Molti enti avranno tempo fino ad aprile 2021 per l’adeguamento

di Gianluca Abbate e Gabriele Sepio

Il decreto del ministero del Lavoro datato 15 settembre sul Registro unico del Terzo settore è statpo pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 21 ottobre: si tratta di un vero e proprio spartiacque per il mondo del non profit. Per molti enti, infatti, il termine per le modifiche statutarie è legato proprio all’iscrizione nel Registro unico e ci sarà tempo fino ad aprile 2021.

Si tratta ora di valutare i prossimi step. Con una consapevolezza: il termine del 31 ottobre per gli adeguamenti – come chiarito dal ministero del Lavoro (circolare 13/2019) - non è perentorio ma consentirà ai soli enti già dotati della qualifica di Onlus, organizzazione di volontario (Odv) e associazione di promozione sociale (Aps) di avvalersi dei quorum dell’assemblea ordinaria per deliberare le modifiche volte ad adeguare lo Statuto alle disposizioni inderogabili del Cts, o per escludere l’applicazione di quelle derogabili con apposita clausola statutaria.

Potranno, quindi, avvalersi di tale scadenza beneficiando di maggioranze “semplificate”, gli enti già iscritti nei registri di settore che intendano apportare determinate modifiche al proprio statuto. Basti pensare ad esempio, all’individuazione delle attività di interesse generale o alla destinazione del patrimonio. Diversamente se l’ente intende inserire ex novo nello Statuto la clausola relativa alla possibilità di esercitare attività diverse dovrà necessariamente approvare la modifica con le maggioranze previste dall’assemblea straordinaria. Attenzione però: la possibilità di beneficiare delle maggioranze semplificate spetta solo agli enti dotati della qualifica di Onlus, Odv e Aps la cui governance preveda la presenza di un’assemblea. Il termine, dunque, non riguarda in linea generale le fondazioni.

Successivamente al 31 ottobre gli enti iscritti nei registri di settore potranno comunque adeguare i propri statuti alle disposizioni del Codice del Terzo settore ma con le maggioranze straordinarie. Pertanto, se per Odv e Aps, sarà importante aver effettuato l’adeguamento in tempo utile per la “migrazione” nel Registro Unico nazionale del Terzo settore (Runts), le Onlus avranno più tempo. Il termine ultimo è quello del periodo d’imposta successivo all’autorizzazione Ue sulle nuove misure fiscali introdotte dalla riforma, che segnerà l’abrogazione della disciplina Onlus e l’efficacia dei nuovi regimi in tema di imposte dirette rivolti agli enti del terzo settore (Ets).

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L’iscrizione al Runts
Per tutti gli altri enti, invece, il termine per adeguarsi alle disposizioni del Codice è legato all’iscrizione nel Runts. Considerato, quindi, che dalla pubblicazione in «Gazzetta» del decreto istitutivo occorreranno circa sei mesi per la messa in funzione, le modifiche statutarie potranno essere adottate entro aprile 2021. Resta però la possibilità di procedere alla modifica statutaria anche in un momento antecedente all’istituzione del Runts, subordinando l’efficacia di tutte le clausole che si riferiscono all’adozione della qualifica di Ets all’effettiva iscrizione, troveranno applicazione immediata invece le clausole non strettamente connesse all’assunzione di tale qualifica. Nel caso di ente già dotato di personalità giuridica, le modifiche dovranno essere sottoposte – nelle more dell’operatività del Runts – all’approvazione dell’Ufficio competente.

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