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Esente Iva la cessione di azioni da parte della Srl commerciale

Iva e pro-rata

di Giorgio Confente

La domanda

Una Srl esercente attività commerciale nel 2021 ha proceduto alla vendita di azioni di una spa. Si chiede quale sia il corretto trattamento da riservare ai fini Iva alla cessione di azioni, alla luce dell’orientamento della corte di Cassazione recentemente ribadito nella sentenza 5156/2021. Si pone, in particolare, il dubbio circa la natura esente o fuori campo delle operazioni afferenti la vendita di azioni. Si ritiene che l’operazione possa considerarsi fuori campo soltanto per quei soggetti, quali le holding, che, limitandosi al mero possesso delle azioni, non possiedono una soggettività passiva ai fini del tributo. Negli altri casi, come quello di specie, in cui a cedere le azioni è una srl commerciale, si ritiene che l’operazione debba ricondursi nel campo Iva, ancorché in esenzione. In sede di dichiarazione Iva il soggetto cedente valuterà l’eventuale incidenza dell’operazione sul proprio pro-rata di detraibilità.
D. M. – Cagliari

Si condivide il parere espresso dal lettore: nel caso proposto, la cessione di azioni sconta il regime di esenzione. Il regime di esclusione da Iva dovrebbe essere operante solo per le cessioni poste in essere dai soggetti che non hanno una soggettività passiva, quali, ad esempio, le holding non operative (cosiddette “holding statiche”). La Corte di giustizia Ue ha precisato che la società il cui unico oggetto consista nell’acquisizione di partecipazioni in altre società senza interferire direttamente o indirettamente nella gestione di queste ultime, non ha la qualità di soggetto passivo Iva (sentenza C -502/2017, C&D Foods acquisition ApS). Infatti, il mero acquisto e la mera detenzione di azioni non costituiscono, di per sé, un’attività economica ai sensi della direttiva 2006/112/CE (confronta sentenza del 29 ottobre 2009, SKF, C-29/08, punto 28 e sentenza del 17 ottobre 2018, Ryanair, C-249/17, punto 16). Tale orientamento è stato recepito dalla corte di Cassazione nella sentenza 5156/2021 citata dal lettore. Per quanto concerne il pro-rata, in linea generale, non dovrebbe essere rilevante la cessione di azioni o partecipazione, se posta in essere occasionalmente da una società commerciale, essendo estranea all’oggetto della sua attività. Per valutare se una determinata attività sia rilevante ai fini del pro-rata, occorre riferirsi non tanto a quanto riportato nell’atto costitutivo come oggetto sociale, ma all'attività effettivamente e concretamente svolta dall’impresa (corte di Cassazione, sentenze del 25 febbraio 2021, n. 5156; del 13 febbraio 2017, n. 7654; del 9 marzo 2016, n. 4613; del 14 aprile 2014, n. 5970 e del 13 novembre 2013, n. 25475).

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