Professione

Nel portale InPa due milioni di informazioni e sono in arrivo legali, geometri e geologi

Presenti anche le schede anagrafiche di commercialisti e consulenti del lavoro iscritti all’Albo

di Francesco Nariello

A partire dal suo lancio online, a inizio agosto, il portale del reclutamento si è progressivamente popolato con i dati degli iscritti a Ordini e Collegi professionali, e non solo. L’obiettivo è quello di creare in tempi stretti un database nel quale pescare le professionalità utili alla Pa, iniziando dalle esigenze connesse all’attuazione del Pnrr.

Al momento, in vista dell’imminente debutto operativo di InPa - con il primo avviso per i mille incarichi da destinare alle Regioni in rampa di lancio - sono oltre 1,21 milioni i professionisti «presenti sul portale», fanno sapere gli uffici guidati dal ministro Brunetta, relativamente alle categorie per le quali sono stati siglati gli accordi per la condivisione dei dati, a iniziare dal protocollo dello scorso luglio con Professioni italiane, sigla che riunisce Rete delle professioni tecniche (Rpt) e Comitato unitario professioni (Cup). Si tratta, in sostanza, delle «anagrafiche» già contenute negli Albi unici di ciascuna professione: dall’anno di iscrizione alla localizzazione dello studio, fino - ma solo in alcuni casi - al settore di specializzazione.

Le professioni le cui informazioni sono già state caricate su InPa sono una decina: da ingegneri e architetti a notai, consulenti del lavoro e commercialisti, fino ad attuari, biologi, psicologi, assistenti sociali e all’ampio bacino (oltre 450mila «record») delle professioni infermieristiche. Sono in arrivo inoltre le banche dati di geometri e geologi, mentre il 3 novembre è stato chiuso l’accordo con il Consiglio nazionale forense e mercoledì prossimo sarà perfezionata l’intesa con Confcommercio. Stesso discorso per i professionisti non ordinistici di Assoprofessioni, per Colap e per Sidri (dottorandi e dottori di ricerca).

I numeri relativi ai curricula caricati in modo autonomo sul portale Pa, invece, sono ancora relativamente bassi: sono 77.062 i professionisti - di cui 36.503 donne e 40.559 uomini - che hanno inserito spontaneamente il proprio Cv in questi primi due mesi. Un numero che dovrà crescere, in quanto solo il potenziamento di un database «qualitativo», con la possibilità di filtrare la ricerca in base agli specifici requisiti richiesti per i profili ricercati dalle amministrazioni, potrà rendere il portale del reclutamento più vicino al «modello LinkedIn» evocato dal ministro Brunetta. Le aspettative, in questo senso, sono legate all’effetto traino atteso con la progressiva pubblicazione degli avvisi di ricerca di personale legati ai progetti Pnrr.

A completare la banca dati attualmente disponibile all’interno del portale ci sono le informazioni relative ai 652.402 soggetti già candidati ai concorsi, sempre legati al Pnrr, indetti da FormezPa: ad esempio, la selezione per i 500 profili da impiegare al Mef o gli oltre 8mila posti nell’ufficio del processo.

Gli avvisi pubblicati su InPa, infine, potranno raggiungere anche i professionisti iscritti a LinkedIn. Il dipartimento della Funzione pubblica, infatti, ha siglato un accordo con la piattaforma, che veicolerà agli utenti registrati (complessivamente circa 15 milioni in Italia) le ricerche pubblicate sul portale del reclutamento. Per candidarsi e accedere ai bandi, tuttavia, bisognerà comunque passare dal sito istituzionale.

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