Imposte

Bonus tv, richieste e controlli attraverso la piattaforma delle Entrate

Il nuovo sconto in arrivo sarà richiesto e concesso dall’Agenzia anche in base alla disponibilità dei fondi

di Valeria Uva

Sarà la piattaforma telematica delle Entrate a controllare e gestire, di fatto, il nuovo bonus tv. L’ok definitivo al negoziante per applicare lo sconto arriverà, infatti, dal servizio telematico dell’Agenzia con il quale il rivenditore del televisore dovrà dialogare. E una volta avuto l’ok dalle Entrate e applicato lo sconto all’acquirente, il rivenditore potrà richiedere l’importo scontato sotto forma di credito di imposta in sola compensazione.

Le Entrate giocano quindi un ruolo decisivo, sia per il negoziante che per l’acquirente, in questo nuovo bonus non ancora operativo.

L’incentivo, previsto dalla legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 614 della legge 178/2020) è nato per sostenere gli utenti nel passaggio della televisione dal digitale terrestre al nuovo standard DVB-T2 previsto, salvo proroghe, per settembre. Da quel momento gli apparecchi acquistati prima del 22 dicembre 2018 non in grado di ricevere con il nuovo standard, saranno obsoleti. Per favorire questo passaggio il legislatore ha previsto uno sconto valido fino al 31 dicembre 2022 salvo esaurimento fondi, per l’acquisto di nuovi apparecchi (o di decoder, che consentono l’adattamento del vecchio Tv) , pari al 20% del prezzo di vendita con un massimo di 100 euro per singolo utente. Sarà uno sconto “universale”, concesso cioè a chiunque, senza limiti di Isee, a condizione che rottami un vecchio televisore e dimostri di aver pagato il canone Rai (o di aver diritto all’esenzione).

Lo sconto si applica sul prezzo finito, comprensivo di Iva, ma non riduce la base imponibile Iva.

La nuova riduzione di prezzo è cumulabile anche con il precedente bonus Tv da 50 euro (riservato quest’ultimo a chi ha un Isee inferiore a 20mila euro). Ma attenzione: una volta in vigore il bonus da 100 euro, il precedente scenderà da 50 a 30 euro.

A disposizione ci sono 250 milioni di euro, che nell’ipotesi di applicazione del tetto massimo di 100 euro (e senza cumulo con l’altro bonus) equivalgono a 2,5 milioni di nuovi televisivi. Esauriti i quali non si potrà più ottenere il bonus.

Il credito di imposta

Il decreto del Mise con le modalità attuative del bonus tv (già firmato dal ministro, ma in attesa di pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale») chiarisce, all’ articolo 2, che «il rivenditore recupera lo sconto praticato all’utente finale, mediante un credito di imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi, da utilizzare esclusivamente in compensazione».

Il credito parte dal secondo giorno lavorativo successivo al via libera allo sconto, ricevuto con una attestazione delle Entrate, sempre tramite la piattaforma telematica. La compensazione avverrà tramite F24 telematico, con ogni probabilità su base mensile.

La procedura

Affinché il bonus sia davvero operativo, oltre alla pubblicazione in Gazzetta del Dm del Mise e ai 15 giorni di vacatio, è necessaria la messa a punto della piattaforma telematica. Il portale di fatto esiste già ed è quello utilizzato per il bonus tv attuale, riservato a chi ha Isee sotto i 20mila euro. Ma necessita di adeguamenti informatici perché diverse sono le condizioni e i requisiti di accesso. Prima di concedere la riduzione di prezzo, il rivenditore deve caricare sulla piattaforma tutti i documenti necessari:

• codice fiscale del venditore;

• codice fiscale dell’acquirente;

• tipologia di tv da acquistare

• prezzo finale di vendita con Iva.

Dalle Entrate il rivenditore otterrà una attestazione in cui si concede o si nega il credito di imposta. Dopo una serie di verifiche su: idoneità del tv, fruizione del bonus una tantum e, soprattutto, disponibilità residua dei fondi. Verifiche che, almeno per il bonus esistente sono effettuate in tempo reale. Sono previsti controlli fiscali e tecnici sia sull’utente finale per le autocertificazioni dei requisiti, sia sui rivenditori per indebite fruizioni dei crediti di imposta.

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