Adempimenti

Sanabili i conguagli scaduti della Cig Covid

Dall’Inps le istruzioni per fruire della proroga dei termini al 31 dicembre

L’Inps ha integrato il messaggio 4580/2021 con cui ha fornito indicazioni in ordine alla moratoria sulla trasmissione dei dati relativi alle integrazioni salariali di tipo emergenziale (domande; SR41; uniemens Cig) prevista dall’articolo 11-bis del Dl 146/2021. Con il messaggio 4624/2021 diffuso il 23 dicembre, l’istituto comunica come comportarsi per i conguagli tardivi dei trattamenti di integrazione salariale anticipati dai datori di lavoro che, per la prima volta, sono rientrati nella sanatoria.

Inps precisa che provvederà direttamente a rintracciare le autorizzazioni scadute tra il 31 gennaio e il 30 settembre 2021, e applicherà automaticamente il differimento al prossimo 31 dicembre del termine valido per rendere il conguaglio accettabile dalle procedure informatiche.

I datori di lavoro che non hanno proceduto al conguaglio in quanto consci di aver superato la scadenza e di essere decaduti, potranno farlo nei flussi di novembre e dicembre 2021. Le aziende che, al contrario, pur avendo sforato la scadenza, hanno comunque inserito gli importi da recuperare in un flusso uniemens, potrebbero aver ricevuto una nota di rettifica. Se tali note non sono state ancora definite, sarà l’Inps a ricalcolarle d’ufficio e a definirle.

Nell’ipotesi in cui le note di rettifica siano state inviate al recupero crediti, per il riconoscimento dei conguagli spettanti i datori di lavoro dovranno procedere a trasmettere dei flussi di regolarizzazione, entro il 31 marzo 2022, per far emergere il credito utile per la chiusura dell’inadempienza. Potrebbe trattarsi di situazioni in cui il datore di lavoro, a fronte dell’emissione della nota di rettifica, abbia proceduto al pagamento.

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