Professione

Cumulo e professioni, decide l’Inps

di Federica Micardi

Il cumulo per i professionisti può attendere. O meglio deve aspettare le direttive dell’Inps, perché al ministero del Lavoro non sono richiesti dalla norma «né atti di indirizzo né disposizioni applicative». In sintesi è questa la risposta fornita ieri dall’Ufficio legislativo del ministero del Lavoro all’onorevole Roberto Simonetti (Ln) segretario della Commissione lavoro alla Camera al question time della scorsa settimana sul perché il cumulo gratuito dei periodi di lavoro non coincidenti ai professionisti fosse, di fatto, precluso. Il ministero aggiunge anche che «l’istituto... sta provvedendo in questi giorni all’adozione di una specifica circolare»

La questione cumulo e Casse professionali attende risposte da tempo. La norma introdotta con la legge di Bilancio 2017 (legge 232/2016) ha trovato una serie di ostacoli alla sua applicazione.

La prima mossa che è stata fatta - il 15 febbraio e il 29 marzo - sono stati dei tavoli tecnici per riuscire a quantificare i potenziali interessati. A questi tavoli hanno partecipato il ministero del Lavoro e l’Inps ma non il ministero dell'Economia. All’epoca il presidente dell’Adepp Alberto Oliveti ebbe a dire che «i tavoli tecnici hanno portato ad avere indicazioni diverse sull’applicazione delle disposizioni e sul loro coordinamento con le singole Casse, indicazioni comunque date solo a voce ».

Il 16 marzo è arrivata una circolare Inps sul cumulo che però rinviava a successivi chiarimenti per le problematiche connesse all'estensione alle Casse.

La questione è chi paga tra lo Stato e le Casse. Nell’ipotesi che tale onere ricada sulle Casse c’è il rischio - per alcuni enti la certezza - che l’equilibrio finanziario a 30 anni chiesto dalla legge alle Casse salterà. «In assenza di risorse statali - ha detto mesi fa il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro - o si aumenta la contribuzione o si abbassano le pensioni oppure, addirittura, dovremmo intaccare il nostro patrimonio». Inarcassa, l’ente di ingegneri e architetti, conta 65mila iscritti interessati al cumulo - poco più di un terzo degli iscritti totali - per un costo stimato di 550 milioni di euro. Secondo l’onorevole Simonetti il Lavoro, con la risposta di oggi «ha praticamente ammesso di disinteressarsi dei lavoratori» e «si chiama fuori dalla problematica, passando la palla all’Inps e alla specifica circolare che dovrebbe emanare».

La risposta del ministero Lavoro alla domanda sul cumulo gratuito ai professionisti fatta dall’onorevole Simonetti (LN)

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