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Fondo da 10 milioni per le filiere minori, stabilito il riparto delle risorse

Il decreto interministeriale attua la norma della legge di Bilancio 2021: si attendono le modalità operative

Stanziati i contributi per le filiere agricole, per utilizzarli sarà però necessario attendere la pubblicazione delle modalità operative. Il comma 138 della legge 178/2020, entrata in vigore il 1° gennaio 2021, aveva istituito un fondo di 10 milioni di euro a favore delle filiere “minori” e cioè della filiera apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio, demandando a un decreto attuativo la ripartizione del fondo tra le varie filiere, nonché i criteri e le modalità di utilizzo del credito.

Il decreto interministeriale Politiche agricole-Economia firmato a fine 2021 riconosce alla filiera apicola 500mila euro, alla filiera brassicola 3,5 milioni di euro e 3 milioni di euro alle filiere canapicola e della frutta a guscio ciascuna.

Il contributo, oltre a essere suddiviso per filiere, è anche suddiviso per tipologia di intervento. In particolare, alla filiera apicola è riconosciuto unicamente un contributo per l’attività di promozione di un sistema di qualità nazionale relativo ai prodotti dell’apicoltura.

Alla filiera della frutta a guscio è riconosciuto un contributo per le attività di promozione delle varietà nazionali ed è altresì riconosciuto un contributo per le attività di ricerca volte alla lotta degli insetti dannosi allo sviluppo delle piante e per lo sviluppo delle colture e delle esigenze varietali.

Alla filiera brassicola, invece, è riconosciuto un aiuto proporzionato agli ettari destinati alla coltivazione di orzo distico destinato alla produzione di birra direttamente dall’impresa o attraverso un contratto di filiera di durata almeno triennale, nonché alla coltivazione di luppolo.

A tale filiera sono anche riconosciuti dei contributi per le attività di post raccolta e manipolazione del luppolo (essicazione, macinatura, pellettizzazione, confezionamento) e per le attività di ricerca che favoriscano l’implementazione di prodotti e varietà nazionali.

Infine, alla filiera canapicola è riconosciuto un contributo proporzionato agli ettari coltivati a canapa sativa. Sono inoltre riconosciuti dei contributi per le imprese che investano nelle attività relative al post raccolta della canapa (essicazione, di pulizia del prodotto, stigliatura, confezionamento e confezionamento in atmosfera modificata) e alla ricerca nel settore (sviluppo nuove attività, metodologie rapide di misurazione del Thc, meccanizzazione del settore).

A oggi, tuttavia, non è ancora possibile presentare le domande poiché il decreto delega la determinazione delle modalità operative e tecniche per la presentazione delle domande ad un successivo provvedimento che Agea dovrà emanare entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto in qualità di soggetto gestore del fondo. L’augurio è che i tempi di Agea siano celeri.