Imposte

La mostra privata in uno spazio pubblico non accede all’art bonus

Per l’interpello 546/2022 non è sufficiente la sola concessione di uno spazio pubblico per accedere all’agevolazione

di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio

Art bonus: non rientra tra i beni di appartenenza pubblica la collezione privata, seppur riconosciuta di interesse storico, detenuta da una Fondazione ed esposta in un edificio pubblico. È quanto chiarito dall’agenzia delle Entrate con la risposta 546/2022 con cui si torna ad approfondire il tema legato ai presupposti richiesti per fruire dell’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 1, comma 1, Dl 83/2014.

Nello specifico l’istante, che persegue tra i propri scopi quello di promuovere e valorizzare la cultura, si interroga circa la possibilità di accedere all’art bonus con riferimento ad una collezione privata esposta all’interno di un Museo di proprietà pubblica. Sul punto, l’agenzia delle Entrate affronta in maniera distinta le due questioni sottese al caso in esame: la riconducibilità della collezione nell’alveo di «bene culturale pubblico» e l’appartenenza pubblica degli spazi museali.

Quanto alla prima questione l’agenzia delle Entrate rileva che il riconoscimento dell’interesse storico della collezione non influisca ai fini dell’appartenenza pubblica del bene, trattandosi di un patrimonio privato. Con riferimento invece allo spazio museale, correttamente, l’amministrazione finanziaria rileva come la sola concessione di uno spazio pubblico, non integri il requisito dell’appartenenza pubblica dell’istituto di cultura. Aspetto, questo, richiesto dalla norma per accedere all’agevolazione fiscale.

Si tratta di un orientamento in linea con i precedenti dell’Agenzia (risoluzione 36/2017) che richiedono la sussistenza di ulteriori caratteristiche, quali la costituzione dell’ente destinatario delle erogazioni da parte di soggetti pubblici, la maggioranza pubblica di soci e partecipanti, il finanziamento con risorse pubbliche, la gestione di un patrimonio culturale di appartenenza pubblica e l’assoggettamento ad alcune regole proprie della pubblica amministrazione o al controllo analogo.

In questi termini, l’amministrazione giunge a escludere l’applicazione del tax credit previsto dall’art bonus alle erogazioni liberali ricevute dalla fondazione istante. Una conclusione, quella che emerge dal documento di prassi, che non può che porsi in linea con i precedenti orientamenti e con i presupposti oggettivi e soggettivi individuati dal legislatore nell’ottica di incentivare il sostegno alla cultura.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©