I temi di NT+Le massime di Cassazione

Le sentenze di Cassazione su detrazione Iva, bonus prima casa, società a ristretta base

di Luca Benigni e Ferruccio Bogetti

Iva agevolata agenzie viaggio, basta il diritto d’opzione per l’acquisto del pacchetto turistico

Ai fini dell’applicazione del regime Iva agevolato, previsto dal comma 5-bis dell’articolo 74-ter del Dpr 633 del 1972, non è necessario che l’agenzia viaggi acquisti preventivamente la titolarità del pacchetto turistico comprendente le camere d’albergo ed i servizi turistici, che suo tramite sarà poi erogato al cliente finale. Per conservare infatti il diritto al regime Iva agevolato l’agenzia turistica può anche limitarsi ad acquisire dalla struttura alberghiera il diritto d’opzione temporanea sulle camere d’albergo e sui servizi turistici, senza che rilevi la disponibilità giuridica del bene oggetto del pacchetto turistico.

Cassazione, sentenza 3857/2022

Il mancato utilizzo dell’eccedenza d’imposta sana l’erronea compilazione di GN8 invece di GN10

L’errata compilazione da parte della consolidata del rigo GN8 con conseguente attribuzione alla consolidante dell’eccedenza d’imposta risultante dalla precedente dichiarazione, anziché del rigo GN10 per l’utilizzo in proprio, non è soggetta a ricupero dell’eccedenza d’imposta in capo alla consolidata che l’ha utilizzata in compensazione laddove non vi sia stato utilizzo da parte della consolidante. A condizione la consolidante rettifichi con dichiarazione integrativa quella originariamente presentata, perché tale operazione è assimilabile all’attribuzione di eccedenze Ires all’interno del consolidato fiscale anziché alla cessione delle eccedenze previste dall’articolo 43-ter del Dpr 602 del 1973. Questo perché, in primo luogo la cessione nell’ambito del gruppo delle eccedenze previste dall’articolo 43-ter del Dpr 602 del 1973 è efficace a condizione che il cedente indichi nella propria dichiarazione gli estremi dei soggetti cessionari e gli importi ceduti a ciascuno di essi. In secondo luogo, poi, essa è fattispecie autonoma e diversa, oltre che complementare, rispetto a quella di attribuzione delle eccedenze Ires all’interno del consolidato fiscale.

Cassazione, sentenza 4238/2022

Motivazione rafforzata per l’accertamento alla società a ristretta base notificato al socio dopo il recesso

In caso di accertamento operato nei confronti del socio di società a ristretta base partecipativa, se tra l’anno d’imposta accertato e il momento della notifica alla società dell’atto impositivo egli è nel frattempo receduto dalla compagine sociale, l’atto impositivo a questi notificato per i redditi di partecipazione deve possedere una motivazione «rafforzata». Infatti il mero rinvio per relationem all’atto impositivo notificato alla società, in mancanza della documentazione relativa e/o della riproduzione dei contenuti essenziali, non è sufficiente ed integra la nullità dell’avviso di accertamento notificato al socio poi receduto per i maggiori redditi di capitale presuntivamente distribuiti.

Cassazione, ordinanza 4239/2022

Nessuna detrazione o rimborso se la fattura riporta un’aliquota maggiore rispetto a quella dovuta

L’erronea liquidazione in fattura dell’Iva sulla base di un’aliquota maggiore rispetto a quella dovuta per l’operazione effettivamente posta in essere non legittima colui che ha operato la rivalsa a chiedere a rimborso l’eccedenza e/o a portarla in detrazione. Intanto il diritto al rimborso opera esclusivamente nei limiti dell’importo dell’Iva riferita all’operazione commerciale così come conclusa dalle parti. Poi l’Iva pagata in eccesso non è neppure detraibile perché manca il presupposto dell’effettiva realizzazione dell’operazione ad aliquota più elevata.

Cassazione, ordinanza 4301/2022

Senza sanzioni l’erronea identificazione delle abitazioni non di lusso costruite prima del 1969

I requisiti, che consentono di qualificare l’abitazione come di lusso e conseguentemente di determinare la revoca delle agevolazioni prima casa già fruite, possono non rilevare ai fini sanzionatori se essa è stata costruita prima dell’entrata in vigore dell’articolo 10 del Dm dell’agosto 1969. Se anche alla norma può essere attribuita una funzione di separazione cronologica, la sua modalità di costruzione, l’assenza di precedenti giurisprudenziali e l’articolata interpretazione offerta dai giudici di legittimità per superare il dato letterale, consentono di ravvisare la sussistenza di una causa di esenzione a favore del contribuente nella responsabilità tributaria sanzionatoria.

Cassazione, sentenza 4599/2022

Scissione societaria con responsabilità solidale ed illimitata per debiti tributari ante scissione

In caso di scissione societaria sia totale sia parziale, le società beneficiarie rimangono responsabili insieme alla scissa per i debiti erariali della stessa scissa riferiti a periodi d’imposta anteriori alla data da cui l’operazione produce effetti. Ciò perché per i debiti erariali della scissa relativi ai periodi d’imposta anteriori alla scissione rispondono sempre solidalmente e illimitatamente tutte le società partecipi dell’operazione.

Cassazione, sentenza 4833/2022

La tardiva annotazione del trasferimento di residenza non fa perdere l’agevolazione prima casa

In tema di benefici fiscali prima casa è consentito il mantenimento dell’agevolazione in caso di inerzia dell’Amministrazione nel rilascio delle certificazioni necessarie per il conseguimento della residenza. Anche se l’onere probatorio spetta al contribuente, permane il diritto al mantenimento dell’agevolazione fiscale quando il trasferimento della residenza non risulti tempestivo per causa sopravvenuta di forza maggiore, inevitabile ed imprevedibile, non imputabile comunque alla parte obbligata.

Cassazione, ordinanza 4843/2022