Controlli e liti

Liti fiscali, 200 correttivi: per i giudici ipotesi pensionamento a 75 anni

Presentati gli emendamenti al testo del Ddl di riforma in commissione Finanze e Giustizia al Senato. I parlamentari puntano al concorso per togato anche ai laureati in economia

di Ivan Cimmarusti

Il dossier “giustizia tributaria” va avanti spedito. Oltre 200 emendamenti al Ddl governativo vanno a comporre le ipotesi di modifica messe a punto alle commissioni congiunte Finanze-Giustizia del Senato, per integrare e la riforma voluta dai ministri Daniele Franco e Marta Cartabia.

Agli atti ci sono correttivi condivisi da tutte le forze politiche. Come quelli presentati dal Partito democratico, che, come era stato rimarcato durante gli incontri delle commissioni congiunte, punta al potenziamento del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt).

L’obiettivo, precisato anche negli emendamenti a firma del Movimento 5 Stelle, è di favorire l’indipendenza e l’autonomia dell’organo di autogoverno rispetto al ministero dell’Economia. Si ipotizzano stanziamenti fino a 10 milioni di euro per il Cpgt, ma anche l’assunzione previo concorso di personale amministrativo, che a partire dal 2023 dovrebbe andare a sostituire progressivamente l’attuale contingente del ministero dell’Economia. Per favorire quella «indipendenza e autonomia», di cui si dà conto in un vertice ministeriale, si ipotizza di istituire nuovi uffici in seno al Cpgt: c’è quello dedicato ai concorsi per il nuovo giudice “professionale”, il disciplinare, quello sullo status e sui rapporti istituzionali. Tuttavia, non si esclude un taglio del numero di componenti del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, che passerebbero dagli attuali 17 a 13.

Il pensionamento è un tema centrale. Tra gli emendamenti ce n’è uno che salva gli attuali giudici “onorari” prossimi ai 70 anni di età. La norma dovrebbe riguardare presidenti e vice presidenti di Ctr, in quali potranno restare in servizio fino ai 72 anni. Per tutti i giudici “onorari” di primo e secondo grado in servizio al 31 dicembre 2022, invece, si prevede come limite d’età i 75 anni.

Porte aperte ai laureati in Economia e commercio. L’emendamento prevede che possano partecipare al concorso per giudice “professionale” tributario anche i laureati in materie economiche, così come aveva già chiesto il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Elbano de Nuccio.

Novità riguardano anche la Cassazione. Si vuole intervenire sul funzionamento della Suprema corte, attraverso l’istituzione della sezione tributaria. I magistrati di ruolo alla data di entrata in vigore della legge, potranno scegliere entro un anno, di entrare a far parte della sezione specializzata.

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