Adempimenti

Contributi turismo, spese da dettagliare voce per voce

Sul sito di Invitalia il fac simile del modello per la richiesta. Le domande possono essere corrette dopo ma avranno un nuovo ordine cronologico

di Franco Vernassa

Pubblicata sul sito di Invitalia la documentazione per la domanda di contributi e/o finanziamenti che le imprese turistiche devono presentare dalle 12 del 28 febbraio alle 17 del 30 marzo 2022 (si veda l’avviso pubblico del 18 febbraio 2022). La domanda riguarderà l’aiuto «combinato» (articolo 1 del Dl 152/2021) sotto forma di un credito di imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili e/o un contributo a fondo perduto fino al 50% e/o un finanziamento a tasso agevolato. Per l’aiuto di cui all’articolo 3 dello stesso Dl 152 e del Dm 28 dicembre 2021 (investimenti da 500mila a 10 milioni di euro) bisogna attendere.

Modulo domanda

La documentazione disponibile sul sito si compone di un modulo di domanda che riguarda il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto, una scheda progetto, una «dichiarazione di rispetto dei principi Pnrr» e alcune autocertificazioni, con specifico riferimento alla norma antimafia. Il sito di Invitalia evidenzia che alcuni documenti sono obbligatori (ad esempio, la scheda progetto), altri invece sono da presentare solo se ricorre la fattispecie.

Si ricorda che l’aiuto combinato si applicherà alle spese ammissibili (si vedano gli avvisi pubblici del 4 e dell’11 febbraio 2022) sostenute su otto interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024: incremento dell’efficienza energetica delle strutture; riqualificazione antisismica (articolo 16-bis del Tuir); eliminazione delle barriere architettoniche; interventi edilizi funzionali alla realizzazione degli interventi sopracitati; realizzazione di piscine termali e attrezzature connesse; interventi di digitalizzazione; acquisto di mobili e componenti d’arredo; spese per prestazioni professionali.

La domanda si suddivide in quattro parti: anagrafica del proponente; descrizione del programma degli interventi; voci di spesa (suddivise per numero di interventi) con descrizione, importo e Iva; riepilogo programma degli interventi.

Nella parte anagrafica, l’impresa dichiara, tra l’altro, di rientrare in una delle nove fattispecie soggettive previste dalla norma e di gestire l’attività in un immobile/area di proprietà oppure di essere proprietario dell’immobile presso cui è gestita l’attività oggetto dell’intervento.

Scheda progetto

Il documento più interessante è la scheda progetto, composta di 13 pagine, 11 delle quali riguardano le «informazioni sul progetto» suddivise in sette sezioni.

La sezione 6 dettaglia ciascun intervento ammissibile a cui è dedicata una singola pagina ove l’impresa deve descrivere, in forma libera, in modo «compiuto e dettagliato» le finalità dell’intervento e la coerenza delle voci di spesa, riepilogate nella stessa pagina, per importo complessivo e da agevolare (entrambi senza Iva). La sezione 6 non sembra molto complessa da compilare, anche se si ricorda che sarà necessario un adeguato supporto documentale

Al termine della scheda progetto (sezione 7), si riepilogano il totale di ciascun intervento, la richiesta di incentivo, suddiviso tra credito d’imposta e contributo a fondo perduto, e l’importo (eventuale) del finanziamento agevolato.

In risposta a un dubbio sollevato dal Sole 24 Ore di sabato 19 febbraio 2022, il sito di Invitalia evidenzia che le domande sono esaminate in ordine cronologico di presentazione; nei 30 giorni successivi all’apertura dello sportello è possibile integrare o modificare una domanda, ma verrà attribuito un nuovo protocollo e un nuovo ordine cronologico.

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