Finanza

Fondo impresa femminile, i giovani commercialisti: penalizzante il click day

Per l’Ungdcec con l’esaurimento delle risorse in difficoltà anche i professionisti

di Federica Micardi

In un giorno il fondo impresa femminile ha esaurito le risorse disponibili costringendo il Mise a chiudere lo sportello per la presentazione delle domande il giorno stesso dell’apertura. Secondo l’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) la formula del click day penalizza le imprenditrici, perché “premia” pochi eletti mentre la maggioranza è rimasta “a bocca asciutta”. Per il presidente dell’Ungdcec Matteo de Lise è la dimostrazione che il click day è una procedura fallimentare per una programmazione di fondi che, seppur in linea con quanto previsto dal Pnrr, era evidentemente insufficiente a soddisfare la vasta platea di imprese femminili ammissibili. Una procedura che ha illuso e penalizzato le imprenditrici, facendo loro credere di poter accedere a importanti incentivi, e vanificato il lavoro dei professionisti costretti a confrontarsi con un sito, denuncia l’Unione giovani, perennemente in crash. Non solo. Ha messo in difficoltà i professionisti costretti a giustificarsi con i propri clienti perché il “click” non è stato favorevole. L’Unione chiede per i fondi del Pnrr una distribuzione equa delle risorse fra le imprese aventi diritto, con una valutazione di merito circa la bontà dei progetti, scongiurando i mortificanti click day, che creano solo una oggettiva disparità di trattamento tra i potenziali beneficiari.

Le domande

Per l’imprenditoria femminile il Mise ha stanziato 200 milioni e previsto l’apertura dello sportello per l’invio delle domande in due fasi. La prima fase si è svolta il 19 maggio e interessava le imprese nuove o costituite da meno di 12 mesi, la seconda fase riguardava le imprese avviate da più di 12 mesi con l’invio delle istanze possibile dal 7 giugno. Entrambe le fasi hanno chiuso lo sportello il giorno stesso dell’apertura per l’esaurimento dello risporse.

Sono state 4.985 le imprese nuove o costituite da meno di un anno che hanno presentato oggi domanda per il Fondo impresa femminile che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne. Le Regioni che hanno inviato il maggior numero di progetti sono la Lombardia e il Lazio, entrambe con 729 domande. A seguire la Campania con 446 progetti e il Veneto con 433 richieste.

Sono state 8.095 le imprese attive da oltre un anno che il 7 giugno - giorno di apertura dello sportello - hanno presentato domanda per gli incentivi da sostegno dello sviluppo e del consolidamento delle imprese guidate da donne.
Le Regioni che hanno inviato il maggior numero di progetti sono state la Lombardia e il Lazio con rispettivamente 1176 e 978 domande. A seguire la Campania e l'Emilia Romagna con 831 e 684 richieste.


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