Adempimenti

Deleghe dei clienti con invio «massivo»

di Giovanni Parente

Una procedura online per semplificare la raccolta e la trasmissione delle deleghe dei clienti in vista del debutto della fattura elettronica tra “privati” a partire dal 2019. Le Entrate sono al lavoro per consentire agli intermediari l’invio massivo delle deleghe per l’e-fattura in via telematica. Un meccanismo salva-tempo che consentirà di conservare la delega cartacea in studio e poi di procedere a un flusso dematerializzato verso l’amministrazione finanziaria. Con la richiesta di attivazione delle deleghe razionalizzata in un unico modello. Per gli studi di minori dimensioni la procedura potrà essere avviata anche con un applicativo web che sarà reso disponibile dall’Agenzia e consentirà, tra l’altro, di inserire singole deleghe al momento in cui vengono ricevute ma senza la necessità di recarsi in un ufficio e di ricevere la chiave di riscontro, attualmente inviata all’impresa delegante nel momento in cui l’intermediario chiede l’accesso al cassetto fiscale della stessa.

La semplificazione in arrivo entro la fine del mese di ottobre è stata annunciata dai rappresentanti delle Entrate nel corso dell’incontro organizzato ieri a Roma dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec). Un incontro in cui, oltre ad illustrare le funzionalità del portale «Fatture&Corrispettivi» , è stato anticipata anche la prossima messa online di un’area tematica sul sito dell’Agenzia interamente dedicata alla fattura elettronica per spiegare tutta la procedura e in cui sarà pubblicata anche una guida e una sezione dedicata alle Faq. Ma è allo studio un’altra circolare delle Entrate che dovrebbe affrontare e risolvere le questioni aperte come quella relativa al condominio (come deve comportarsi per la ricezione delle e-fatture?) .

Questioni emerse anche all’interno dei circa trenta quesiti inviati dagli Ordini territoriali, che hanno sottoposto all’attenzione dell’agenzia delle Entrate anche quattro proposte di semplificazione delle procedure come evidenziato da Maurizio Postal, uno dei due delegati alla fiscalità del Cndcec. Mentre l’altro delegato Gilberto Gelosa ha anticipato la prosecuzione del confronto attraverso il sistema di referenti regionali: «Vorremmo coinvolgerli anche sul tema fattura elettronica per raccogliere criticità e trasmetterle tempestivamente all'agenzia delle Entrate».

Il portale dei commercialisti

Dal canto suo, il presidente del Cndcec Massimo Miani ha ribadito «le difficoltà organizzative delle piccole e medie imprese nel nuovo adempimento» reiterando la richiesta di «un’introduzione scaglionata dell’e-fattura a seconda delle dimensioni delle imprese» (posizione, però, non condivisa dalle principali associazioni di categoria delle imprese) e in ogni caso «la non applicazione delle sanzioni per il 2019».

Inoltre Miani ha anche anticipato il progetto di portale della professione a disposizione di tutti i commercialisti italiani e dei clienti: «C’è stata una richiesta di manifestazione di interesse a cui hanno partecipato una dozzina di società di software e lunedì abbiamo inviato loro un invito a presentare un’offerta. Il Consiglio nazionale si farà carico del costo relativo al portale, alla manutenzione, all’assistenza e a un certo numero di fatture che verranno date gratuitamente agli iscritti. Numero che sarà oggetto di gara insieme alle fatture che non saranno date gratuitamente per cui partiamo da un costo di tre centesimi al ribasso». L’obiettivo è arrivare a presentare il portale nel mese di novembre.

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