Finanza

Bar, ristoranti, piscine e catering: domande di fondo perduto dal 22 novembre al 6 dicembre

Le Entrate definiscono le modalità di presentazione della richiesta prevista dal decreto Sostegni-bis. Necessaria una riduzione di ricavi nel 2021 di almeno il 40% rispetto al 2019

Da martedì 22 novembre a martedì 6 dicembre i titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e di organizzazione di cerimonie possono chiedere il fondo perduto previsto dal decreto Sostegni-bis (articolo 1-ter, comma 2-bis, del Dl 73/2021). Le imprese richiedenti devono aver registrato nel 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019. A stabilire calendario, modello e modalità di richiesta è il provvedimento 423342/2022 delle Entrate.

Compilazione e invio

Per compilare e inviare la domanda si può utilizzare il servizio web disponibile nell’area riservata del portale «Fatture e corrispettivi» del sito delle Entrate. Per la compilazione è anche possibile utilizzare software di mercato che rispettino le specifiche tecniche emanate con il provvedimento, inviando la domanda tramite i canali telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia.

L’istanza può essere trasmessa - a cura del richiedente o di un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale «Fatture e corrispettivi» o sulla base di specifica delega - a partire dal 22 novembre al 6 dicembre 2022. Nello stesso periodo è possibile, in caso di errore, presentare una nuova richiesta, in sostituzione di quella precedentemente inviata.

La platea

Possono richiedere il contribuito le imprese che esercitano come attività prevalente una di quelle individuate dai codici Ateco 2007:

• 56.10 (ristoranti),

• 56.30 (bar),

• 93.11.2 (gestione di piscine),

• 56.21 (catering per eventi),

• 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie).

Devono aver subito nell’anno 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40 per cento rispetto a quelli del 2019. Per le imprese costituite nel corso del 2020 la riduzione del 40 per cento è determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 rispetto all’ammontare medio mensile dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita Iva. Inoltre, le imprese devono essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda e devono avere sede legale o operativa ubicata in Italia.

Il calcolo del contributo

Trascorso il termine per la presentazione delle domande, l’agenzia delle Entrate suddividerà i finanziamenti disponibili per il contributo stabiliti dal Dl 73/2021. L’importo del contributo per ciascuna impresa sarà pari al minore tra la sommadeterminata a seguito della ripartizione e quella residua di aiuti ancora fruibili, determinata in base all’ammontare di aiuti in regime «de minimis» riportato nella domanda. Il contributo sarà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nell’istanza.

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