Imposte

Attività diverse degli Ets con criteri in chiaro

Aggiornata la circolare Cndcec-Fnc: l'organo amministrativo evidenzia il requisito scelto

di Gabriele Sepio

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec) e la Fondazione nazionale commercialisti (Fnc) aggiornano la circolare sulla riforma del Terzo settore. Molte le novità per i professionisti in vista dell'operatività del nuovo registro unico nazionale. La prima integrazione di rilievo riguarda le linee guida contenute nel Dm 72/2021 sul rapporto tra pa ed enti del Terzo settore (Ets). Un tema strategico, secondo la circolare, nella costruzione di percorsi di amministrazione condivisa (co-progettazione, co-programmazione e convenzione) che consente di superare le procedure ad evidenza pubblica. Altra novità è la pubblicazione nella «Gazzetta Ufficiale» 177 del 26 luglio 2021 del decreto interministeriale sulle «attività diverse». Si tratta delle attività commerciali che gli Ets potranno svolgere al ricorrere di (almeno) una delle seguenti condizioni: ricavi non superiori al 30% delle entrate complessive o al 66% dei costi complessivi. Il documento pone attenzione sul fatto che spetterà all’organo di amministrazione evidenziare il criterio scelto, il quale, in mancanza di precise indicazioni, potrà anche essere mutato da esercizio a esercizio.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©