Adempimenti

Il 30 settembre deadline per il modello 730

Per chi non arriva in tempo resta la chance del Redditi 2020 persone fisiche

di Giuseppe Morina e Tonino Morina

Il modello 730/2020, per l’anno 2019, chiude i battenti domani, mercoledì 30 settembre. È questo l’ultimo giorno in cui si potrà presentare il cosiddetto modello facile. Per i contribuenti che non arrivano in tempo, resta la chance del modello Redditi 2020 persone fisiche, per dichiarare i redditi dell’anno 2019.

In questo caso, scaduto il termine per presentare il modello Redditi alla posta entro il 30 giugno 2020, si potrà presentare il modello entro il 30 novembre 2020, se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente, o se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla presentazione online. Per questi contribuenti, se “chiudono” la dichiarazione a debito, il termine per pagare il saldo del 2019 delle imposte e il primo acconto per il 2020 è scaduto il 30 giugno 2020, con possibile spostamento del versamento al 30 luglio 2020, con lo 0,40% in più. La persona fisica che, invece, chiude a credito, e intende chiedere il rimborso, deve indicarlo nel quadro RX del modello Redditi. In alternativa al rimborso, che, di norma, prevede tempi più lunghi del modello 730, può anche scegliere di riportare il credito nell’anno successivo o di compensarlo con altri tributi da versare con il modello F24.

Per il rimborso dei crediti scaturenti dal modello Redditi, il contribuente può scegliere di farsi accreditare sul proprio conto corrente bancario o postale quanto gli spetta come rimborso. Per fare ciò, dovrà comunicare all’Amministrazione finanziaria le proprie coordinate bancarie o postali, usando il modello messo a disposizione sul sito dell’agenzia delle Entrate. Nel modello vanno indicati i dati relativi a un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario del rimborso. In particolare, è necessario riportare il codice Iban. Con questo modello, le persone fisiche possono chiedere l’accredito di rimborsi fiscali e di altre forme di erogazione sul proprio conto corrente bancario o postale. Questa modalità di pagamento consente di evitare inconvenienti e velocizzare l'erogazione del rimborso.

I contribuenti che chiudono il modello Redditi 2020 a debito, se non hanno eseguito i pagamenti nelle predette scadenze, del 30 giugno 2020 o del 30 luglio 2020, con lo 0,40% in più, possono avvalersi del ravvedimento. Per il pagamento tardivo delle imposte, la data di scadenza, da prendere come riferimento per il saldo del 2019 e primo acconto per il 2020, è quella del 30 giugno 2020. Per sanare gli omessi o tardivi versamenti di tributi, i contribuenti dispongono di diversi tipi di perdono che possono ridurre la sanzione del 30% che, per i versamenti fatti con ritardo non superiore a 90 giorni, è del 15%.

Si tratta dei ravvedimenti: “sprint” entro 14 giorni (sanzione dello 0,1% giornaliero), “breve” entro 30 giorni (sanzione dell’1,5%), “entro 90 giorni” (sanzione dell’1,67%), “lungo o annuale” (sanzione del 3,75%), “biennale” (sanzione del 4,29%), e “ultrabiennale” (sanzione del 5%). Oltre alle somme dovute e alle mini-sanzioni, sono anche dovuti gli interessi legali, fissati nella misura dello 0,05% dal primo gennaio 2020.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©