La soppressione della possibilità di riferire la
dichiarazione d’intento
degli esportatori abituali agli acquisti da eseguire entro un determinato periodo di tempo, opzione non più ammessa per le operazioni dal 1° marzo 2017, ha raggiunto un primo (sicuro) obiettivo: quello di lasciare, almeno in parte, il peso dei controlli in capo ai fornitori. Con le vecchie dichiarazioni “a tempo”, infatti, il cedente o prestatore doveva preoccuparsi solamente di effettuare l’operazione nel periodo segnalato...