Adempimenti

Credito d'imposta del 65% a favore del mecenatismo

di Antonello Cherchi

Il Fisco corre in aiuto della cultura. Sono diverse le agevolazioni contenute nel decreto legge 83 entrato in vigore domenica scorsa ma, di fatto – dopo anche la festività del 2 giugno – pronto a muovere i primi passi da oggi. C'è la novità più significativa, ribattezzata artbonus: si tratta di incentivi fiscali destinati a chi contribuisce con le proprie risorse alla salvaguardia del patrimonio. Una misura operativa da subito. E ci sono gli interventi per il cinema e gli audiovisivi e per rilanciare il turismo: la via indicata è sempre quella degli sconti fiscali, anche se per vederli all'opera bisognerà attendere i decreti attuativi.
Artbonus
L'agevolazione ha lo scopo di sviluppare il mecenatismo a favore del restauro dei beni culturali pubblici, del sostegno di istituti e luoghi di cultura pubblici, delle fondazioni liriche e degli enti pubblici che, senza scopo di lucro, operano nel campo dello spettacolo. Ne possono usufruire le persone fisiche, gli enti non commerciali e le imprese. Si tratta di un credito d'imposta del 65% sulle erogazioni liberali versate nel 2014 e 2015; nel 2016 il bonus scende al 50 per cento. Una misura, dunque, a tempo, nel senso che il suo destino dopo il 2016 è legato – come ha spiegato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – a una serie di valutazioni.
Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di uguale importo. Per le persone fisiche e gli enti non commerciali il bonus deve essere contenuto nel 15% del reddito imponibile. Per le imprese, invece, il tetto dello sconto – che possono utilizzarlo in compensazione di altre imposte – è rappresentato dal 5 per mille dei ricavi annui.
Turismo
Anche in questo caso si tratta di credito d'imposta, seppure di misura più contenuta. L'agevolazione riconosciuta alle spese per lavori di digitalizzazione e ristrutturazione degli alberghi e delle altre strutture ricettive è, infatti, del 30 per cento. La novità ha, però, declinazioni diverse a seconda del tipo di intervento.
Per la digitalizzazione (realizzazione di impianti wi-fi, siti web, promozione online, ecc.) lo sconto è riconosciuto nei periodi 2015, 2016 e 2017 sia agli esercizi ricettivi singoli o aggregati. L'importo da agevolare non può superare, complessivamente, i 12.500 euro e comunque con un plafond di 15 milioni di euro annui.
Nel caso delle spese di ristrutturazione, il credito può essere chiesto dalle strutture ricettive esistenti al 1° gennaio 2012, vale per gli anni 2014, 2015 e 2016 e ha un tetto massimo di 200mila euro, con un plafond di 20 milioni nel 2015 e 50 milioni dal 2016 al 2019.
Entrambe le agevolazioni vanno ripartite in tre annualità di pari importo, devono essere utilizzate in compensazione, ma non sono ancora operative. Dovranno, infatti, attendere il decreto dei Beni culturali che ne spieghi le modalità.
Cinema
Due le novità. La prima, già applicabile, riguarda l'aumento da 5 a 10 milioni del credito d'imposta riconosciuto alle imprese produttrici che girano film stranieri in Italia utilizzando manodopera italiana. L'altra misura, invece, porta da 110 a 115 milioni il fondo per il tax credit di cinema e audiovisivo. Nuove risorse utilizzabili dal prossimo inizio d'anno e che, comunque, dovranno attendere un decreto dei Beni culturali previsto entro la fine di questo mese.

Il decreto legge n. 83/2014

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