Professione

Esperti contabili, previdenza nella Cassa ragionieri

di Maria Carla De Cesari

Gli esperti contabili, iscritti all'Albo unico dei commercialisti, troveranno tutela previdenziale nella Cassa ragionieri. Chi poi dovesse diventare dottore commercialista dovrà passare alla Cassa omonima, con la possibilità di portare con sé anche il montante maturato. Questa distinzione, chiara, è arrivata dopo anni di contrasti e diffidenze tra i due Enti previdenziali. Mentore dell'accordo l'Adepp, l'associazione che riunisce gli enti privatizzati.
La legge che ha sancito l'Albo unico tra dottori commercialisti e ragionieri, con la nascita della figura professionale dell'esperto contabile – il laureato trennale, abilitato dopo 18 mesi di tirocinio – non ha previsto nulla rispetto alla copertura previdenziale. Da qui una querelle pluriennale, con lettere e diffide e tentativi di mettersi intorno a un tavolo, per stabilire la "giurisdizione" sulle nuove leve di iscritti.
Nel comunicato di ieri, i protagonisti della trattativa – Renzo Guffanti (Cassa dottori), Paolo Saltarelli (Cassa ragionieri) e Andrea Camporese (Adepp) sono stati unanimi nel dichiarare «soddisfazione» per l'intesa, non solo per gli Enti coinvolti ma per il sistema della previdenza privata.
«È un risultato – dice Guffanti – che prima ancora di andare nella direzione di far trarre vantaggio all'una o all'altra struttura dà soprattutto il senso della responsabilità e della capacità di lavorare e collaborare per arrivare a dare completa certezza previdenziale a tutti gli iscritti all'unificato Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Ancora una volta si è esplicata la capacità, da parte dei liberi professionisti, di fare una gestione responsabile dei propri aspetti previdenziali».
«Doppo l'intesa – afferma Saltarelli – la palla passa ai ministeri vigilanti per trasferire in una legge questo accordo nel più breve tempo possibile e per dare certezza previdenziale agli esperti contabili a oltre sei anni dalla nascita dell'Albo unico».
Per la Cassa ragionieri, in particolare, si prevede la possibilità di una prospettiva demografica. Per ora gli epserti contabili sono circa trecento. «Certo – ammette Saltarelli – la figura dell'esperto contabile per ora è "di passaggio", in attesa di diventare dottore commercialista. Tuttaia con il tirocinio a 18 mesi potrebbe diventare appetibile un percorso professionale che si realizza in quattro anni, anziché in cinque o sei».
«Questo accordo positivo e importante - sottolinea Camporese - supplisce ad una carenza normativa che rendeva incerto un quadro anche ai fini dei calcoli attuariali. La collaborazione tra Casse, le sinergie, le iniziative di sistema restano il cuore dell'attività svolta dall'Adepp in un momento di forte sofferenza dei professionisti».

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