Controlli e liti

Dall'Ocse un piano globale contro l'elusione delle multinazionali

di Marco Bellinazzo e Davide Rotondo

Un piano d'azione globale contro l'elusione fiscale da parte delle multinazionali. È l'obiettivo promosso dall'Ocse che ieri ha rilasciato le prime sette raccomandazioni (http://www.oecd.org/ctp/beps-2014-deliverables.htm) delle 15 previste nel quadro del progetto Beps ("Base Erosion and Proft Shifting") supportato dal G20 per mettere fine all'erosione della base imponibile e al trasferimento a scopi elusivi degli utili d'impresa verso giurisdizioni con tassazione più favorevole.
I documenti sono le prime «indicazioni tecniche che mirano a ristabilire la sovranità fiscale», come confermato da Pascal Saint-Amans, responsabile del progetto per l'Ocse e verranno sottoposti ai ministri delle Finanze del G20 a Cairns in Australia il 20 e 21 settembre (si attende anche il riscontro della business community anche al fine di indirizzare alcune questioni tecniche ancora in sospeso sulla base di una road map che dovrebbe essere rilasciata entro la prossima settimana). Le restanti otto raccomandazioni dovrebbero essere finalizzate entro il prossimo settembre 2015. Il pacchetto di raccomandazioni rilasciato ieri, redatto dai gruppi di lavoro Ocse con la collaborazione di 44 Stati, si focalizza sulle queste tematiche: le sfide a livello fiscale che insorgono con l'evoluzione dell'economia digitale (Action 1); la praticabilità di uno strumento multilaterale per facilitare l'implementazione del Beps Action Plan (Action 15); i fenomeni di dannosa competizione fiscale, causati, ad esempio, da abuso di alcuni regimi fiscali privilegiati (Action 5); le distorsioni fiscali causate da alcuni strumenti ibridi (Action 2); la necessità di neutralizzare l'abuso di alcune clausole dei trattati (Action 6); novità nelle regole sul transfer pricing in relazione al trattamento dei beni immateriali (Action 8) e in relazione alla documentazione da presentare in materia (Action 13).
Sono invece ancora in fase di discussione le raccomandazioni inerenti tra l'altro: il rafforzamento della disciplina Cfc (Controlled Foreign Company) (Action 3); la limitazione dell'erosione della base imponibile attraverso l'eccessiva deducibilità di interessi ed altri pagamenti (Action 4); la nuova definizione del concetto di "stabile organizzazione" al fine di prevenire abusi (Action 7); le modifiche alle regole del transfer pricing finalizzate ad un'allocazione dei profitti coerente con la creazione del valore (Action 9); le ulteriori modifiche alle regole del transfer pricing in relazione a transazioni finanziarie infragruppo ad alto rischio (Action 10); l'incentivazione della trasparenza fiscale da parte dei contribuenti attraverso specifiche disclosure rules (Action 12).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©