Adempimenti

Cittadini Ue, per i contanti varrà il limite del Paese di origine

di Francesca Milano


Cambiano i limiti all'uso del contante per gli stranieri che fanno acquisti in Italia. Un articolo inserito nel maxi emendamento al decreto competitività stabilisce che le persone fisiche con cittadinanza e residenza in uno dei Paesi Ue o dello Spazio economico europeo possono applicare agli acquisti in Italia il limite al contante in vigore nel proprio Paese.
Tale regola si applica alle spese sostenute presso esercizi di commercio al minuto, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, per prestazioni di trasporto persone, prestazioni alberghiere. Fino a oggi, il tetto per gli stranieri è fissato a 15mila euro (mentre per gli italiani e per gli extracomunitari resta il limite dei mille euro).
«È una misura che va nella giusta direzione – commentano da Confcommercio – perché consente alle imprese di operare con maggiore concorrenzialità. Occorre però evitare di creare confusione tra gli operatori che dovranno essere adeguatamente informati sui limiti vigenti negli altri Paesi europei». In pratica, infatti, il negoziante dovrà accettare i pagamenti in contante anche per importi superiori ai 15mila euro, a patto di conoscere (o verificare) quale sia la regola vigente nel Paese del cliente. Proprio in vista di questa difficoltà, secondo Confcommercio «sarebbe stata preferibile una soluzione più lineare prevedendo l'individuazione di una soglia senza distinzioni di cittadinanza, come avviene negli altri Paesi europei».
Secondo il relatore Giuseppe Marinello, presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama, la misura rappresenta «un vero sprone a investire in Italia».

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