Controlli e liti

Sul transfer pricing confronto aperto Entrate-Confindustria


Confronto aperto sul transfer pricing tra Fisco e imprese. È uno dei punti affrontati nell'incontro di ieri a Mestre da Confindustria e agenzia delle Entrate, con cui sono ripartiti gli appuntamenti già tenuti in altre aree del Paese nelle scorse settimane.
Una delle questioni affrontate nel corso dei lavori è proprio quello della fiscalità internazionale, che riguarda un numero sempre più crescente di Pmi italiane proiettate sui mercati esteri. È emersa, infatti, la volontà di approfondire la tematica dei prezzi di trasferimento per definire delle prassi di comportamento a favore delle imprese che operano con l'estero.
All'incontro hanno partecipato il neodirettore dell'agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, il presidente del comitato tecnico Fisco di Confindustria, Andrea Bolla, e il presidente di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato.
Bolla ha sottolineato, tra l'altro, che il fisco può diventare volano della crescita e ha anche posto l'accento sulla certezza delle regole. «Abbiamo proposto all'agenzia delle Entrate di avviare a livello nazionale un tavolo di confronto sulle attività internazionali, che spesso finiscono sotto la lente del fisco. Mi riferisco in particolare – precisa Bolla – alla tematica del transfer pricing. Le nostre imprese hanno bisogno dei mercati internazionali per crescere. Se i rapporti con l'estero scatenano sospetti, il sistema si blocca».
Da Rossella Orlandi è arrivato il riconoscimento che «le imprese sane rappresentano un elemento di competitività e di sviluppo per l'intero sistema Paese: è nostro preciso dovere incentivare e preservare questo patrimonio, concentrando gli sforzi, in termini di controlli, su quei fenomeni, come le grandi frodi, che sono al contrario un deterrente alla crescita e un ostacolo alla libera concorrenza». Mentre Roberto Zuccato ha citato ad esempio l'esperienza del Veneto dove «imprese ed amministrazione finanziaria regionale hanno instaurato un dialogo costante per affrontare i casi più complessi».
Ma dalle imprese arriva anche l'appello a velocizzare i tempi di attuazione della delega. «Abbiamo uno strumento che va usato bene e presto», rimarca Bolla. E anche Cna ieri ha messo in evidenza che sono trascorsi sei mesi e ancora nessun decreto attuativo è stato pubblicato in «Gazzetta Ufficiale».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©