Professione

I commercialisti al legislatore «vogliamo dignità»

di Federica Micardi

Urge un tavolo tecnico con il Governo per confrontarsi sullo stato attuale del processo di digitalizzazione del Paese. L’appello arriva da Marco Cuchel, presidente di Anc ieri a Scicli per il Convegno nazionale del sindacato dedicato a «Il ruolo civico del commercialista nell'era digitale e la necessità di specializzazioni adeguate alla realtà economica». Una giornata di approfondimento professionale e di dialogo con i politici per rivendicare il ruolo del commercialista nella crescita sociale ed economica del paese.

«Oggi c’è stato un importante confronto su quanto accaduto negli ultimi quattro mesi – spiega Cuchel – in merito alla digitalizzazione, e penso alla fattura elettronica o alla rottamazione delle cartelle, ci sono stati diversi disservizi che non si possono ignorare. Siamo consapevoli – prosegue Cuchel – che questo processo non può e non deve essere fermato, e neppure lo vogliamo, ma la pubblica amministrazioni in questi mesi ha mostrato la propria fragilità. L'Italia è al venticinquesimo posto in Europa sulla digitalizzazione, questa accelerazione repentina senza avere le strutture adeguate sta creando problemi alle imprese e ai professionisti».

Nel dibattito con i rappresentanti delle istituzioni si è anche parlato delle competenze dei commercialisti, messe in discussione negli ultimi tempi da una parte per l’allargamento della gestione della crisi d’impresa ai consulenti del lavoro e, dall’altra, per lo stop alla possibilità per i commercialisti di procedere alla cessione delle imprese, inizialmente prevista nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali attualmente in discussione alla Camera anche per le proteste del notariato.

A mortificare la categoria il parere contrario della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, definito da Cuchel «aberrante», «è evidente che c'è un cortocircuito, la categoria non viene riconosciuta per ciò che è e che fa, per questo è necessario un confronto urgente con il ministero dell’Economia e quello della Giustizia, per risolvere questi aspetti, dare il nostro contributo su come portare avanti la digitalizzazione, chiarire quello che è il nostro ruolo e riappropriarci della nostra dignità. Se poi il dialogo dovesse rivelarsi sterile allora dovremmo attivare altre forme di protesta, come lo sciopero, ad esempio, per rivendicare il nostro ruolo. Una presa di posizione che i presenti, politici compresi, hanno appoggiato».

Il Convegno è stata l’occasione per presentare un nuovo software che Anc propone ai propri iscritti, chiamato Commercialista 4.0, «un software con un’intelligenza artificiale per l’analisi, anche commerciale, e il controllo di gestione: un ausilio tecnologico per la consulenza aziendale».

L’Anc torna a rilanciare la proposta di legge di interruzione dei termini in caso di malattia o infortunio grave del commercialista, presentata per la prima volta nel 2006. Una proposta che il senatore Francesco De Bertoldi (Fdi) si è impegnato a portare avanti.

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