Adempimenti

Dichiarazioni, apertura sulle sanzioni

di Saverio Fossati

Parlamento in pressing sul Governo per le correzioni ai primi due decreti attuativi della delega fiscale. Nel mirino ci sono soprattutto le modifiche alla composizione e al ruolo delle commissioni censuarie che avranno un ruolo di primo piano nella riforma nel catasto ma anche ritocchi alla dichiarazione precompilata e ad alcune delle semplificazioni varate venerdì scorso.
Sul catasto – ha detto al forum Confartigianato-Sole di ieri Mauro Maria Marino, presidente della commissione Finanze del Senato – sono state accolte le correzioni proposte dal comitato presieduto dallo stesso Marino e da Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera. «Leggendo le bozze – ha detto Marino – abbiamo potuto accorciare da sette a cinque gli anni di durata in carica delle commissioni censuarie e ottenere che le associazioni della proprietà venissero inserite tra quelle abilitate a presentare al prefetto i nomi per la designazione in commissione». Tuttavia, ha precisato Capezzone, «la formulazione finale del decreto non è in linea con la delega, perché non è garantita la presenza dei contribuenti tra i nomi designati per la nomina». Non solo: Capezzone, nel ricordare i pilastri di garanzia del contribuente che è riuscito a far inserire nella delega, ha sottolineato anche l'assenza, nella bozza di decreto sul catasto appena varato, del principio dell'autotutela. Questi due temi saranno oggetto di valutazione delle commissioni parlamentari in via ufficiale, dato che nel comitato informale non hanno avuto esito.
Per quanto riguarda, invece, la dichiarazione precompilata c'è il nodo della responsabilità dei Caf e dei sostituti d'imposta (si veda Il Sole 24 Ore di domenica) ma va registrata un'apertura del Governo per discutere le eventuali criticità con gli attori interessati, in modo da lavorare su ciò che non funziona in una misura che comunque sarà sperimentale nella sua fase di debutto. Comunque, «le norme distinguono – ricorda Annibale Dodero, direttore centrale Normativa dell'agenzia delle Entrate – l'ipotesi in cui l'errore sia dovuto a una responsabilità soggettiva del contribuente», come nel caso, per esempio, di scontrini falsificati o certificazioni di redditi non veritieri. E qualche spiraglio potrebbe aprirsi anche sull'applicazione delle sanzione di 100 euro a carico dei sostituti nell'invio dei Cud o dei soggetti (banche, assicurazioni, fondi pensione) tenuti a comunicare le spese che danno diritto a deduzioni o detrazioni in caso di omissioni o errori nell'invio.
Da Confartigianato arriva poi l'input a un'ulteriore semplificazione sui modelli Intrastat con l'abolizione della comunicazione dei servizi ricevuti così come l'importanza di arrivare alla compensazione tra crediti verso la Pa con i debiti tributari. E il presidente dell'associazione, Giorgio Merletti, sottolinea, tra l'altro, la necessità di affrontare in sede comunitaria la questione dei diversi regimi di tassazione tra i Paesi Ue in modo da limitare l'elusione.

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