Professione

Dottori commercialisti e ragionieri al censimento per il voto sull'Ordine

di Maria Carla De Cesari

Si mette in moto la macchina elettorale per il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Ieri ai presidenti degli Ordini è arrivata l'informativa del commissario straordinario, Giancarlo Laurini, che ricorda la data delle elezioni fissata nel 16 luglio dal ministero della Giustizia. Entro il 30 aprile i presidenti degli Ordini dovranno comunicare al Consiglio nazionale il numero degli iscritti all'Albo e nell'elenco speciale di dottore commercialista e di ragioniere (il dato di riferimento è quello del 15 aprile). Dal monitoraggio dipenderà la distribuzione dei posti nel nuovo Consigio riservati, rispettivamente, alla componente dei dottori e a quella dei ragionieri. Fino al 31 dicembre 2016, infatti, il decreto legislativo 139/2005, all'articolo 67, prevede che la composizione del Consiglio nazionale sia definita in modo tale da garantire «la rappresentatività e la proporzionalità dei ragionieri commercialisti» (si veda la scheda). Dal 2017, invece, non ci saranno più norme di salvaguardia.
Infatti, dal 2017, non sarà più obbligatorio presentare liste distinte tra dottori e ragionieri, che in questa tornata eletorale possono comunque scegliere di collegarsi. In caso di apparentamento i voti ottenuti saranno sommati.
Le liste dovranno essere formate da candidati iscritti da almeno dieci anni in Albi di Ordini appartenenti ad almeno quattro regioni dell'Italia settentrionale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige), quattro regioni dell'Italia centrale (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) e quattro regioni dell'Italia meridionale e insulare (Campania, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), con il limite di due candidati per regione.
«Appena avremo ricevuto i dati – scrive Laurini ai presidenti – sarà nostra cura trasmettervi tempestivamente le linee guida, a suo tempo approvate dal ministero della Giustizia, per il puntuale svolgimento della tornata elettorale».
Nelle linee guida, tra l'altro, sarà specificato cosa si intende per anzianità di iscrizione: secondo le precedenti linee guida occorreva aver maturato dieci anni di iscrizione all'Ordine della macroarea che si intendeva rappresentare. Sempre secondo le linee guida preparate per le elezioni del febbraio 2013 – poi saltate – per la corretta articolazione territoriale si teneva conto della candidatura del presidente(o del vice presidente nel caso di liste "ragionieri") e dei consiglieri supplenti.

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