Imposte

Contro le frodi Iva il «reverse charge» gioca a tutto campo

di Francesca Milano


L'Aula della Camera ha approvato ieri la legge di delegazione europea per il 2013, che recepisce nell'ordinamento italiano le direttive di Bruxelles. Il testo, che ora passa al Senato, ha ottenuto 390 sì e 25 no.
Il disegno di legge di delegazione europea II semestre (A.C. 1836-A) contiene principi e criteri direttivi per il recepimento di 17 direttive che intervengono in numerose materie, fra cui il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico; l'attività di assicurazione e di riassicurazione; la sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi; gli scambi e le importazioni di cani, gatti e furetti; i bilanci d'esercizio e consolidati e le relative relazioni delle imprese e le frodi in materia di Iva.
In particolare, la direttiva 2013/42/Ue prevede l'introduzione di un nuovo meccanismo "di reazione rapida" ("quick reaction mechanism") che permette agli Stati Ue di applicare temporaneamente il maccanismo dell'inversione contabile Iva per un breve periodo a determinate cessioni di beni o prestazioni di servizi. In pratica, in casi di particolare urgenza e al fine di combattere la «frode improvvisa e massiccia» che potrebbe condurre a perdite finanziarie gravi, uno Stato può applicare (per un massimo di nove mesi) il meccanismo dell'inversione contabile, informando la Commissione Ue. L'iter imposto dalla direttiva prevede che lo Stato che intenda avvalersi della misura "di reazione rapida" invii una domanda alla Commissione europea, la quale ha un mese di tempo per presentare obiezioni. Se non ci sono obiezioni, invece, la Commissione deve comunicare il suo assenso allo Stato richiedente e al Comitato Iva. Dalla data di ricevimento della conferma lo Stato può adottare la misura speciale.
Di Iva e di contrasto alle frodi si occupa anche un'altra direttiva contenuta nella legge di delegazione europea, la n. 2013/43/Ue, che allarga l'ambito applicativo del reverse charge fino al 31 dicembre 2018 e per un periodo minimo di due anni. Oltre all'estensione temporale, la direttiva consente l'applicazione dell'inversione contabile a nuovi settori: cessioni di telefoni cellulari, cessioni di microprocessori e unità centrali di elaborazione, cessioni di gas ed energia elettrica, cessioni di certificati relativi a gas ed energia elettrica, prestazioni di servizi di telecomunicazione, cessioni di console di gioco, tablet, pc e laptop, cessioni di cereali e colture industriali, cessioni di metalli grezzi e semilavorati.
Ma a tenere banco ieri sono state soprattutto le direttive relative alle regole sulla protezione internazionale per i richiedenti asilo politico, temi sui quali l'Italia rischia una procedura di infrazione. «Per due mesi – racconta il relatore Paolo Alli (Ncd) – abbiamo lavorato a un testo che mettesse d'accordo tutti, ma la Commissione bilancio ha ritenuto che le nostre previsioni non avessero copertura». I due articoli sono stati quindi stralciati e inseriti in un ordine del giorno che impegna il Governo. Un emendamento approvato, invece, prevede che gli extracomunitari trattenuti per un periodo pari a 180 giorni presso le strutture carcerarie possano essere trattenuti presso il Cie per un periodo massimo di 30 giorni, in quanto si presuppone che l'identificazione sia già stata fatta in carcere.
Se ieri si è concluso l'iter alla Camera per la legge di delegazione europea, oggi sarà il giorno della legge europea 2013 bis (A.C. 1864-A) di cui ieri è iniziato l'esame. Uno degli emendamenti approvati ieri riguarda il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate prodotte in Italia e che richiamino gli agrumi: la percentuale sale dal 12 al 20 per cento.

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