Controlli e liti

Da oggi rush finale per il «sì» del Senato

di Francesca Milano

Entra oggi nel vivo l'esame dell'Aula del Senato dei due disegni di legge "europei", dopo che la commissione Affari europei di Palazzo Madama ha ritoccato il testo licenziato dalla Camera lo scorso giugno.
Si tratta del disegno di legge europea 2013-bis (ex legge comunitaria) e del disegno di legge di delegazione europea 2013-secondo semestre: due provvedimenti con i quali l'Italia si allinea ad alcune direttive Ue in materia di fisco, ambiente, professioni, immigrazione, banche e tanto altro ancora.
Per quanto riguarda la legge europea 2013-bis, rispetto alla versione approvata dalla Camera, l'aula del Senato si pronuncerà su un testo più leggero, visto che il Governo ha soppresso cinque articoli e uno lo ha "cancellato" la commissione.
Tra gli articoli soppressi dal Governo anche le disposizioni per assicurare la partecipazione del «pubblico» (inteso come persone fisiche, giuridiche e associazioni che promuovono la protezione dell'ambiente) al procedimento di elaborazione, modifica e riesame di piani o programmi non assoggettati alla valutazione ambientale strategica - Vas. A tali fini, il testo prescriveva la pubblicazione, da parte dell'autorità competente, di un avviso da pubblicare nel proprio sito web (articolo 17).
L'articolo 21, invece, riguardava l'istituzione di un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Ue finalizzata a consentire lo scambio, la condivisione, l'accesso e l'utilizzo di dati geografici e ambientali interoperabili e di servizi legati a tali dati. Sono stati poi sopressi gli articoli sulla protezione della fauna selvatica (20), sulla tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche (24) e sulla disciplina relativa alla valutazione di impatto ambientale (Via) e alla valutazione ambientale strategica (Vas) contenute nel Codice dell'ambiente (l'articolo soppresso è il 22).
È stato cancellato, invece, l'articolo 30 sulla responsabilità civile dei magistrati, oggetto della riforma della giustizia presentata a fine agosto.
L'obiettivo della relatrice all'ex Comunitaria, Valeria Cardinali (Pd) è di accogliere alcuni ordini del giorno senza però modificare ulteriormente «e appesantire il provvedimento rispetto al lavoro fatto in commissione», per poi consentire alla Camera un voto rapido per l'approvazione definitiva.
Per la legge di delegazione europea, quello di oggi al Senato potrebbe essere l'ultimo passaggio.

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