Adempimenti

Fattura elettronica, niente esonero per le aree terremotate

di Alessandra Caputo e Gian Paolo Tosoni

Nessun esonero per le imprese terremotate: sono obbligate all’e-fattura. Con un’interrogazione in commissione Finanze alla Camera (primo firmatario Galeazzo Bignami di Forza Italia) è stata segnalata l’opportunità di esonerare dall’obbligo di fatturazione elettronica i titolari di partita Iva che risiedono in uno dei comuni colpiti dal sisma del 2016.

Negativa la risposta del ministero dell’Economia (letta ieri dal sottosegretario Alessio Villarosa del M5S) la quale ricorda che gli esoneri dall’obbligo di fatturazione elettronica sono previsti per determinate categorie di contribuenti, individuati in base al volume di affare o alla tipologia di attività esercitata e che delle difficoltà che possono derivare dalla prima applicazione di queste disposizioni, il legislatore ne ha già tenuto conto.

Infatti, dal 1° luglio 2019 la fattura potrà essere emessa entro 10 giorni dal momento di effettuazione dell’operazione (e non entro la mezzanotte del giorno di effettuazione, come in passato). Inoltre, fino al 30 giugno 2019, prorogato al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili, non sono applicate sanzioni se la fattura è emessa entro il termine previsto per la liquidazione Iva periodiche mentre sono ridotte dell’80% se l’emissione avviene entro il termine della liquidazione Iva successiva a quella in cui è effettuata l’operazione.

Vaga, invece, la risposta a un altro question time (prima firmataria Silvia Fregolent del Pd) relativo alla disciplina - introdotta dall’ultima legge di Bilancio - che entrerà in vigore dal 2020 e che prevede un’imposta sostitutiva pari al 20% per le persone fisiche esercenti attività di impresa, arte o professione con ricavi/compensi compresi tra 65.001 e 100mila euro.

In sostanza, il Mef nega qualsiasi ipotesi di fatturazione cartacea dal 2019 (consentita solo alle associazioni che applicano la legge 398/1991 con volume di affare inferiore a 65mila euro) nella convinzione che escludendo qualche categoria di soggetti si inceppi il meccanismo dei sistemi di controllo. Tale regime, come quello forfettario, prevede la non applicazione dell’Iva, ma l’obbligo di e-fattura.

Il question time chiedeva spiegazioni sui possibili effetti distorsivi della concorrenza che il nuovo regime fiscale potrebbe comportare prevedendo solo per alcuni soggetti l’esenzione da Iva. Tuttavia il Mef risponde riepilogando le caratteristiche del regime e ricordando che, in ogni caso, l’esenzione è subordinata al rilascio di una deroga dagli organi comunitari.

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