Controlli e liti

Abuso del diritto in attesa dei provvedimenti attuativi

di Francesco Falcone

Nell'aula magna di Giurisprudenza dell'Università di Catania si è svolto ieri un interessante convegno su "Abuso del diritto ed elusione fiscale nella nuova legge delega tributaria" organizzato dalla Società fra gli studiosi di diritto tributario, al quale hanno partecipato esperti provenienti da diverse parti d'Italia.
Nella mattinata, con la presidenza di Andrea Fedele, hanno svolto relazioni Mauro Beghin, Salvatore La Rosa e Loredana Carpentieri. I relatori hanno esaminato gli orientamenti della giurisprudenza nonché l'impostazione che emerge dalla legge delega approvata di recente dal Parlamento, evidenziando i più interessanti profili procedimentali e processuali. Nel pomeriggio, con la presidenza di Adriano Di Pietro, hanno partecipato ad una tavola rotonda Roberta Crucitti, Giuseppe Falcone, Augusto Fantozzi, Guglielmo Maisto ed Enzo Musco. Sono stati esaminati i riflessi della legge delega sugli attuali dibattiti in materia di Iva, di imposte sui redditi, di registro nonché i profili relativi a rapporti internazionali ed a principi comunitari.
È stato poi affrontato il problema dei possibili effetti sanzionatori derivanti dalla attuazione della recente legge delega soprattutto con riferimento all'attuale sistema penale tributario. Dai vari interventi è emerso che il lavoro che dovrà svolgere la commissione, che avrà il compito di scrivere le norme delegate, non sarà affatto semplice poiché la materia dell'abuso del diritto e della elusione richiede ancora un serio approfondimento dal momento che la stessa legge delega non contiene principi e criteri che possano agevolare l'individuazione di soluzioni ampiamente condivise.
È stato sottolineato come la legge delega ha fatto espresso riferimento a una raccomandazione della commissione europea sulla pianificazione fiscale aggressiva, formulata per tentare di regolare in maniera abbastanza uniforme il fenomeno di una pianificazione che tende a sfruttare a proprio vantaggio gli aspetti tecnici di un sistema fiscale o le disparità esistenti fra due o più sistemi fiscali al fine di ridurre l'ammontare delle imposte.
Le nuove norme che dovrebbero unificare il fenomeno dell'abuso e della elusione sono destinate a coprire sicuramente il settore delle imposte sui redditi e dell'Iva, ma potrebbero non essere applicabili per l'imposta di registro dal momento che nella normativa di cui al Dpr 131/86 non esiste una vera e propria norma antielusiva, come invece ha più volte sostenuto la Cassazione. Se questo orientamento dovesse essere condiviso dalla commissione, che deve scrivere le nuove norme, potrebbe confermarsi l'orientamento espresso nel corso di questi ultimi anni dall'associazione dei commercialisti di Milano, dalla commissione del notariato e dall'Assonime, secondo il quale l'agenzia delle Entrate deve tassare ogni singolo atto sottoposto alla registrazione senza potere fare alcun collegamento, a fini elusivi, tra atti sottoposti in tempo diverso a registrazione.
Infine, nel corso della relazione dedicata alle questioni penali, sono emerse forti perplessità sulla legittimità costituzionale della legge delega per carenza di principi precisi e puntuali.

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