Professione

In palio dalle Camere di commercio i voucher per la digitalizzazione

di Alessandro Sacrestano

Da Nord a Sud si moltiplicano le iniziative poste in essere dalle Camere di commercio per sostenere i programmi di investimento per la digitalizzazione delle imprese, nell’ambito dei cosiddetti «Pid» (Punti impresa digitale).

I Pid sono strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio, dedicate alla diffusione della cultura e della pratica del digitale nelle Mpmi (Micro piccole medie imprese) di tutti i settori economici. Per il conseguimento di questi obiettivi, i Pid hanno reso disponibili per le imprese dei voucher digitali per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0.

Ogni Camera di commercio si occupa in proprio di predisporre i propri bandi, con cadenza e fondi variabili; requisito comune è che possono accedere ai fondi le imprese singole ed anche i gruppi di imprese che partecipano a un progetto aggregato, finalizzato all’introduzione di tecnologie in ambito “Industria 4.0”. Per scoprire se la propria Camera di commercio ha già rilasciato il bando, sarà necessario verificare al sito internet (www.puntoimpresadigitale.camcom.it), dove è pubblicata pure la data di scadenza.

In linea di massima, tutti i bandi prevedono contributi fino a 10mila euro, sotto forma di voucher digitali, per l’acquisto di beni, servizi di consulenza e formazione per le nuove competenze e tecnologie digitali. Possono beneficiare delle agevolazioni, le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese aventi sede legale o unità locali – almeno al momento della liquidazione - nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio competente. Le imprese devono essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle imprese e con il pagamento del diritto annuale.

Gli ambiti tecnologici ricompresi nel bando sono: soluzioni per la manifattura avanzata, manifattura additiva, soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa nell’ambiente reale (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D), simulazione, integrazione verticale e orizzontale, Industrial internet e Internet of things.

Ancora tra gli ambiti ci sono: cloud, cybersicurezza e business continuity, big data e analytics, soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della supply chain e della gestione delle relazioni con i diversi attori (ad esempio, sistemi che abilitano soluzioni di drop shipping, di “azzeramento di magazzino” e di “just in time”).

Ci sono poi software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, incluse attività connesse a sistemi informativi e gestionali. Infine, vanno ricordati i sistemi di e-commerce, i sistemi di pagamento mobile e via Internet, la fatturazione elettronica, i sistemi Edi (electronic data interchange), la geolocalizzazione, i sistemi informativi e gestionali, le tecnologie per l’in store customer experience, Rfid, barcode, sistemi di tracking e system integration applicata all’automazione dei processi. La valutazione avviene su criteri di sportello; sarà, quindi, opportuno verificare con largo anticipo la scadenza.

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