Imposte

Rc auto, l’emendamento non cambia le polizze «formato famiglia»

di Maurizio Caprino

Per ora le polizze Rc auto restano “formato famiglia”. Cioè, di fatto, con la possibilità di fruire della stessa classe di merito maturata dal veicolo meglio piazzato su qualunque mezzo appartenga a un componente dello stesso nucleo familiare. L’altro ieri l’emendamento che prevedeva tutto questo è stato modificato improvvisamente e con un certo clamore, ma la sostanza è rimasta immutata.

Infatti, la versione originaria dell’emendamento (che introduce nel decreto fiscale l’articolo 55-bis) era espressamente applicabile anche ai contratti di assicurazione già stipulati in precedenza. La versione attuale si limita a precisare che il trattamento più favorevole scatta solo a partire dalla data in cui il contratto viene rinnovato. Resta invariata la condizione necessaria per fruire dell’agevolazione: non aver causato sinistri con responsabilità dal 50% in su negli ultimi cinque anni.

Da quanto pare di capire, se la Camera ha precisato questo, la differenza tra le due versioni dell’emendamento sarebbe dovuta al fatto che quella originaria sarebbe stata applicabile sin dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto fiscale, cioè già dalle prossime settimane. Con conseguenti problemi di calcolo dei rimborsi che sarebbero forse spettati agli assicurati per il periodo di durata residua del contratto attualmente in corso.

Resta però l’ipotesi che la modifica sia stata dettata dalla protesta dell’Ania (l’associazione delle compagnie assicurative), che il 3 dicembre aveva bollato l’approvazione dell’emendamento in commissione come una «vittoria di Pirro». Si sarebbe quindi mandato un messaggio di attenzione alle compagnie.

Ma nella sostanza cambia poco: riconoscere la stessa classe di merito a qualunque veicolo appartenga al nucleo familiare rischia di destabilizzare il sistema. Più di quanto avesse fatto il pacchetto Bersani del 2007, contenuto nel comma 4-bis dell’articolo 134 del Codice delle assicurazioni, che prevede la fruizione della classe migliore solo per i nuovi contratti e solo per veicoli della stessa tipologia (auto con auto, moto con moto).

Lo stesso deputato Andrea Caso, primo firmatario dell’emendamento, aveva stimato in 3-400 euro il risparmio per ciascuna famiglia. Ma questo avverrebbe a costo zero per tutti gli altri solo se il costo complessivo dei risarcimenti dei sinistri diminuisse. Cioè se ci fossero meno incidenti e/o i relativi danno fossero liquidati con importi più bassi. Altrimenti il fabbisogno tariffario dovrebbe essere coperto con rincari per tutti gli altri assicurati.

Secondo l’Ania ciò creerebbe un problema di equità, perché si finirebbe col favorire conducenti con profilo di rischio più elevato, penalizzando chi è meno a rischio.

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