Professione

Sciopero commercialisti, oggi il sit-in a Roma

di Federica Micardi

La protesta dei commercialisti scende in piazza.

Quattro sigle sindacali (Adc, Anc, Sic e Unico) oggi dalle 11 alle 14 faranno un sit-in davanti alla sede del ministero dell’Economia (via XX Settembre a Roma) per farsi ascoltare e, magari, per farsi ricevere. L’hashtag lanciato per l’appuntamento è «#aveteISAgerato». Difficile ora quantificare le presenze, l’idea degli organizzatori era di un centinaio di persone, ma potrebbero essere di più, visto che si stanno organizzando pulmann da tutta Italia.

L’attenzione è sempre rivolta agli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale che hanno sostituito gli studi di settore, anche se il problema è più ampio e riguarda una legislazione fiscale frenetica che non rispetta lo Statuto del contribuente. Tra le richieste della categoria, oltre alla sospensione degli Isa per il primo anno di applicazione dati gli anomali risultati registrati, ci sono il rispetto dello Statuto del contribuente (legge 212/2000) e il coinvolgimento della categoria quando si legifera su questioni fiscali.

Da quando è iniziata la protesta il Mef non ha mai parlato con i sindacati; nonostante la proclamazione dello sciopero il 14 settembre e la conferenza stampa presso la sala conferenze della Camera del 23 settembre. L’unico “riferimento” agli Isa è stato fatto nella risposta al question time di mercoledì 25 settembre fornita dal sottosegretario Pierpaolo Baretta, che per i sindacati è stata «fonte di delusione e amarezza». Dopo 120 anni di attività senza alzare la voce - la professione ha più di un secolo - ecco che nell’arco di pochi giorni si attua il primo sciopero della categoria e il primo presidio, a segnalare un disagio fiscale del Paese di cui i commercialisti si sono fatti portavoce . L’Italia, secondo l’ultimo Paying Taxes, pubblicato nel 2019 e relativo al 2017 curato dalla Banca Mondiale e dalla PwC, è al 118esimo posto come appetibilità fiscale su 190 economie monitorate, perdendo sei posizioni rispetto all’anno precedente. Quindi, una situazione complessa e in peggioramento.

In questi giorni si sono uniti alla protesta della categoria anche gli avvocati (che sciopereranno dal 1° al 7 ottobre in Commissione tributaria) e segnali di appoggio sono arrivati anche dal mondo politico, più di un partito ha fatto sapere che oggi parteciperà .

Ieri il senatore Andrea de Bertoldi (FdI), segretario della commissione Finanze e Tesoro, e coordinatore della Consulta parlamentari commercialisti, che oggi sarà presente al presidio, ha invitato il Governo a non abbandonare i commercialisti che protestano contro l’inadeguatezza del sistema di calcolo e i numerosi casi di malfunzionamento nell’applicazione degli Isa.

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