Controlli e liti

Entrate, giudizio della Consulta sui 1.500 nuovi quadri

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Le circa 1.500 posizioni organizzative a elevata responsabilità (Poer) dell’agenzia delle Entrate saranno sottoposte all’esame della Corte costituzionale. La decisione di rinviare la norma istitutiva dei nuovi “quadri” alla Consulta è arrivato ieri dal Tar Lazio (sezione seconda ter) con la sentenza 6861/2019. Una pronuncia che arriva proprio alla vigilia della piena operatività (prevista per l’inizio di giugno) delle Poer, dopo le procedure selettive interne conclusesi nelle scorse settimane.

I giudici amministrativi hanno accolto le ragioni del ricorso presentato dal sindacato Dirpubblica che, attraverso il suo legale Carmine Medici, ha contestato la procedura di selezione interna delle posizioni in quanto «elusiva della sentenza 37/2015 della Corte costituzionale», ossia la pronuncia che di fatto aveva stoppato le norme che avevano consentito l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari senza prima passare da un concorso pubblico.

Il Tar Lazio, oltre a riconoscere la legittimazione di Dirpubblica a presentare ricorso ha deciso di rimettere alla Consulta il giudizio di legittimità della norma istitutiva delle Poer (articolo 1, comma 93, della legge 205/2017). Questo perché, in base a quanto riporta testualmente la pronuncia:

● l’istituzione di posizioni organizzative nuove, caratterizzate da poteri di natura dirigenziale e destinate a essere ricoperte con procedure selettive interne, potrebbe risultare elusiva del giudicato scaturentedalla sentenza della Corte costituzionale 37/2015, con possibile violazione dell’articolo 136 dellaCostituzione;

● le posizioni organizzative prefigurate dal legislatore, per le funzioni e il trattamento giuridico ed economico ad esse connesso, potrebbero integrare una vera e propria progressione di carriera alla quale dovrebbe accedersi con concorso pubblico e non con una selezione interna con possibile violazione degli articoli 3, 51 e 97 della Costituzione;

● la previsione della lettera e) dell’articolo 1, comma 93, della legge 205/2017 di deroghe alla disciplina ordinaria per l’accesso alla qualifica dirigenziale, quali l’esonero dalla prova preselettiva, la valutazione di titoli in relazione alle esperienze lavorative pregresse e la riserva, in favore degli interni, del 50% dei posti messi a concorso, attribuirebbe un vantaggio competitivo ingiustificato in favore dei dipendenti interni, destinatari di funzioni dirigenziali delegate o di incarichi di posizione organizzative speciali, che si porrebbe in contrasto con gli articoli 3, 51, 97 e 136 della Costituzione.

Alla luce del rinvio alla Corte costituzionale, il segretario di Dirpubblica, Giancarlo Barra, chiede al direttore delle Entrate, Antonino Maggiore, di «sospendere immediatamente le Poer». Per ora dalle Entrate non commentano la sentenza del Tar. Bisognerà attendere i prossimi giorni per capire come essa inciderà sulla riorganizzazione della macchina dell’amministrazione finanziaria.

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