Contabilità

Dopo l’Ipo altri marchi per Newlat

di Carlo Festa

È stato un anno avaro per le quotazioni sul listino principale di Piazza Affari. Il 2019 è infatti iniziato con la maxi-Ipo di Nexi in aprile, ma è terminato sotto tono. Da settembre in poi ci sono stati diversi ritiri eccellenti (da Ferretti Yacht a Rcf fino a Franchi Marmi), anche se alcuni per ragioni non strettamente connesse alla situazione dei mercati finanziari.

Ora, mentre si attende di sapere se l’ultima delle matricole in lizza (cioè il gruppo della nautica San Lorenzo) proverà (o meno) a quotarsi nell’ultima finestra disponibile, cioè la prima settimana di dicembre, i riflettori sono puntati sull’ultima azienda che è riuscita nell’impresa quest’anno: cioè Newlat Food, posseduta dalla famiglia Mastrolia.

Il collocamento a Piazza Affari del gruppo (che ha avuto successo grazie al pool di consulenti e banche costituito da Equita, Société Générale e Hsbc) è riuscito ad attirare, al prezzo minimo della forchetta di 5,80 euro, alcuni tra i più importanti investitori istituzionali italiani ed esteri (da Fideuram ad Eurizon fino a Mediolanum ed Anima) con l’obiettivo di creare una piattaforma quotata per aggregare altri marchi alimentari in Italia ed in Europa.

L’offerta è infatti avvenuta tutta in aumento di capitale: la quota di controllo è restata in mano ad Angelo Mastrolia e alla sua famiglia, mentre le risorse serviranno a finanziare la crescita esterna e le acquisizioni. Con ricavi superiori a 300 milioni nel 2018, Newlat, che tra i brand ha il latte Polenghi, ha un posizionamento consolidato nei principali segmenti che caratterizzano il mercato food & beverage italiano ed europeo. È inoltre il primo produttore di pasta tedesco, con i primi due marchi per quote di mercato in Germania (Birkel e Drei Glocken), con un posizionamento della business unit Pasta nel segmento premium attraverso l’ acquisizione di Delverde.

Newlat ha poi registrato un progressivo incremento delle proprie quote di mercato in segmenti di nicchia del mercato italiano, divenendo il secondo player nel segmento del mascarpone (con una quota di mercato dell'8,3%), dei crostini (6,1%) e dei sostituti del pane (8,3%). Newlat rappresenta infine uno dei produttori leader in Europa nel baby food, strategia confermata dal recente accordo con Plasmon.

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