Contabilità

Anno boom per le Ipo delle Pmi

di Matteo Meneghello

Il 2019 è stato un anno di deciso rafforzamento per l’Aim, il listino di Borsa italiana dedicato alle Pmi dinamiche e competitive. In contrasto con il panorama di rarefazione delle ipo sul mercato principale (solo Nexi e Newlat si sono presentate al via), l’Aim ha mostrato grande vitalità, con un numero di nuovi collocamenti che, a una manciata di settimane da fine anno, ha già superato quello dell’anno scorso. Tutto questo nonostante le critiche sul regolamento successive alla vicenda Bio-on, fino a quest’estate leader per capitalizzazione, poi travolta dalla denuncia del fondo americano Quintessential.

Sono 26, complessivamente, le ipo registrare sull’Aim nel corso del 2019. A queste si devono aggiungere altri quattro collocamenti avvenuti attraverso una business combination attraverso una Spac. A fronte di questa situazione, considerando alcune realtà che nel frattempo hanno deciso di passare al mercato principale, sono oggi 133 le aziende quotate su questo listino.

La pipeline resta significativa, anche se le dimensioni medie delle proposte si sono ridotte. La raccolta si è decisamente stabilizzata sotto i 10 miioni di euro, dagli 11,6 del 2017 agli 8 dell’anno scorso fino ai sei milioni circa di quest’anno. Lontani i picchi del passato: realtà come Alkemy, Somec e Masi agricola erano riuscite a superare la soglia dei trenta milioni, ma si tratta di una stagione passata, in cui si poteva contare su un flusso di liquidità consistente, garantito dalla raccolta Pir, oggi ridotta al minimo dopo la revisione delle normative. La nuova dimensione, ridotta, incoraggia soprattutto i progetti di crescita di Pmi innovative, comunque in linea con la prospettiva «growth» del listino.

La vicenda Bio-on non ha come detto lasciato strascichi nella pipeline delle ipo, ma ha ovviamente impattato sull’andamento dell’indice, viste le dimensioni dell’ex unicorno bolognese all’interno dell’Aim. Da inizio anno il listino ha perso l’8%, con una decisa inversione di tendenza da metà luglio in poi, dopo l’affondo di Quintessential su Bio-on. Solo la metà delle realtà quotate registra un andamento positivo da gennaio a oggi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©