Imposte

Acquisti Pa su piattaforma Consip soggetti a bollo anche sotto i 40mila euro

di Marco Magrini e Benedetto Santacroce


I contratti stipulati tramite il mercato elettronico della pubblica amministrazione – piattaforma Consip – Mef «Acquistinretepa.it», anche se di valore inferiore a 40.000 euro, sono soggetti ad imposta di bollo fino dall'origine, nella misura di 16,00 euro per ogni foglio, come già affermato dalla risoluzione n. 96/E/2013.
Questo il senso della risposta ad interpello n. 370 di ieri dell'agenzia delle Entrate, che conferma la linea sul tema e delle indicazioni dei precedenti interpelli n. 321/2019 e n. 35/2018.
L'Agenzia sostiene che il documento di stipula, benché firmato digitalmente solo dalla Pa appaltante è sufficiente ad instaurare il rapporto contrattuale, dal momento che anche il solo scambio di documenti digitali tra i due soggetti, comporta la stipula di una scrittura privata.
Deve essere intesa come produttiva di una scrittura privata anche la procedura indicata dall'articolo 32, comma 14 del Dlgs 50/2016, dove per gli affidamenti sotto soglia di importo non superiore a 40.000 euro (articolo 36, lettera a), prevede che il contratto venga stipulato mediante corrispondenza secondo l'uso del commercio consistente in un apposito scambio di lettere, anche tramite posta elettronica certificata o strumenti analoghi negli altri Stati membri.
La risposta ritiene che ciò trovi conferma anche nella nota a margine dell'articolo 24 della tariffa allegata al Dpr 642/1972 dove, per gli atti redatti attraverso scambio di corrispondenza secondo l'uso del commercio, l'imposta è comunque dovuta sin dall'origine se per gli atti e documenti è richiesta dal codice civile, a pena di nullità, la forma scritta (articolo 1350, punto 13 del Codice civile).
Da ciò deriva che non sarebbe sufficiente che un atto sia redatto sotto forma di corrispondenza, per essere sottoposto al pagamento dell'imposta bollo solo in caso d'uso, quando invece la legge ne richiede la forma scritta come nel caso del codice dei contratti pubblici (Dlgs 50/2016), all'articolo 3, lettera ii) e lettera mm) e come conferma la Cassazione (sentenza 12540 del 17 giugno 2016).
Questi contratti a titolo oneroso, aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi, forniture, lavori, sono stipulati per iscritto tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, e la forma scritta trova sussistenza attraverso un insieme di parole o cifre che può essere letto, riprodotto e poi comunicato / trasmesso e archiviato con mezzi elettronici.
Inoltre, a livello operativo, l'articolo 53 delle regole del sistema di e-procurement della Pa (Consip, versione 7.0) prevede che il soggetto aggiudicatore, oltre al resto, è tenuto ad assicurare il rispetto delle norme sull'imposta di bollo e degli adempimenti pubblicitari, documentali, tributari e fiscali nonché, in generale, degli adempimenti richiesti dalla norma applicabili al procedimento posto in essere ed al relativo contratto stipulato nella forma di “documento di stipula” sottoscritto con firma digitale dallo stesso soggetto aggiudicatore all'interno della piattaforma Mepa.
Quindi ribadita la necessità di assoggettamento al tributo fin dall'origine in base all'articolo 2 della tariffa allegata al Dpr 642/1972.
La risposta non affronta il tema della modalità di assolvimento dell'imposta. Sotto questo profilo si deve però ritenere valida l'indicazione operativa della risposta n. 321 del 25 luglio 2019 per cui è possibile tramite il contrassegno telematico ovvero secondo la modalità virtuale (articolo 3, Dpr 642/1972).

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