Contabilità

Srl, mediazione in corso sull’innalzamento dei requisiti per revisori e sindaci

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Una giornata di esclusioni e ripescaggi. Prima della pausa elettorale in vista delle europee di domenica, le commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio hanno effettuato una prima scrematura delle oltre 1.200 proposte di modifica al decreto crescita presentate da tutti i gruppi parlamentari, in vista poi dell’esame nel merito che inizierà da mercoledì 29 maggio . Tra i temi più controversi gli emendamenti bipartisan, compreso quello del Carroccio, su Radio radicale: il M5S si è opposto facendo venir meno l’unanimità posta dai presidenti di commissione come condizione per la riammissione al voto dei correttivi.

Inizialmente sono state 513 le proposte di modifica che non hanno superato l’esame di ammissibilità. Una tagliola sotto la quale sono caduti, per poi essere riammessi in serata, le modifiche della Lega per riscrivere i requisiti dimensionali per l’obbligo del sindaco o del revisore nelle Srl. Sul tavolo ci sono due proposte che hanno attirato l’attenzione di associazioni di categoria e professionisti. In particolare, il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec), Massimo Miani, ha già evidenziato a più riprese come con le modifiche presentate si rischia di svuotare la «previsione più innovativa della riforma, quale l’introduzione delle misure di allerta». Nel mirino soprattutto l’emendamento a prima firma Silvana Comaroli (Lega) che prevede l’innalzamento dei parametri oltre i quali scatta l’obbligo di controlli interni a 6 milioni di totale dell’attivo dello stato patrimoniale (dagli attuali 2), 12 milioni di ricavi (dagli attuali 2) e 50 dipendenti (dagli attuali 10). Per Miani, invece, un «compromesso accettabile» sarebbe l’altra proposta leghista con primo firmatario Alberto Gusmeroli (sempre Lega) che fissa le soglie a 4 milioni di attivo, 4 milioni di ricavi e 20 dipendenti.

Tra i ripescaggi eccellenti anche l’allargamento delle competenze a commercialisti e avvocati sull’autenticazione della sottoscrizione e il deposito degli atti di affitto d’azienda. Competenze allo stato attuale riservate solo ai notai. Tra i riammessi all’esame anche l’emendamento del relatore Giulio Centemero (Lega) che introduce sgravi fiscali per i Fondi europei di lungo termine (Eltif) e quello sempre di Gusmeroli sul leasing per gli investimenti dei Comuni.

Non superano, invece, lo scoglio delle inammissibilità l’emendamento sull’obbligo per le Casse di previdenza di investire in vnture capital, quello sull’assicurazione obbligatoria per i manager d’azienda, quello sulle specializzazioni per i dottori commercialisti, così come quello fortemente voluto dal ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana (Lega), sul potenziamento del bonus bebè.

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