Professione

Convegno Adc sulle crisi d’impresa

di Redazione Qdf

Una delle riforme destinate ad avere maggiore impatto sulla vita economica del Paese, e quindi sull’attività dei professionisti dell’economia, è senz’altro quella contenuta nel decreto legislativo 14/2019, cioè il nuovo codice della crisi d’impresa. Perciò l’Adc (Associazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili) ha voluto dedicare a questa riforma un incontro di studio in occasione del suo 90° anniversario, che si svolge oggi a Roma. L’evento, che prenderà il via alle 9 con i saluti delle autorità (il sottosegretario alla Giustizia Iacopo Morrone, il presidente del Cndcec Massimo Miani, il consigliere dell’Odcec di Roma Andrea Borghini e il presidente di Adc Enzo De Maggio) e si articolerà su tre tavole rotonde. La prima, dedicata alle norme di immediata attuazione del nuovo codice della crisi d’impresa, vedrà protagonisti Giuseppe Ferri (Tor Vergata) , Nicolò Abriani (università di Firenze), Giustino Di Cecco (Roma Tre) e Carlo Felice Giampaolino (Tor Vergata). Il tema della seconda tavola rotonda sarà il ruolo delle istituzioni dopo la riforma e vedrà discutere Vincenzo Vitalone e Maurizio Arcuri (rispettivamente giudice e pm presso il tribunale di Roma), Sandro Pettinato (dirigente Unioncamere) e Simone Faiella (Università di Perugia). L’ultima tavola rotonda, che metterà sotto i riflettori il ruolo dell’economista e del dottore commercialista nella crisi d’impresa, vedrà la presenza di Andrea Foschi (consigliere nazionale Cndcec), Mauro Paoloni (Roma Tre), Umberto Dello Strologo (Università europea), Eugenio D’Amico (Roma Tre), Giovanni Palomba (Sapienza), Andrea Panizza (presidente Apri). La chiusura del convegno (in carico ad Andrea Filippo Bucarelli) sarà l’occasione per la presentazione di un documento finale.

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