Professione

I tributaristi: «Meno burocrazia nelle deleghe»

di Patrizia Maciocchi

Sistemi compatibili con le norme, meno burocrazia nelle deleghe e più investimenti per il personale dell’amministrazione. Questi i desiderata dei tributari riuniti a Napoli per la due giorni, che si chiude oggi, del sesto congresso nazionale dell’Istituto nazionale tributaristi (Int). Il presidente Riccardo Alemanno vede nell’utilizzo del digitale per l’invio degli scontrini un’opportunità per semplificare. Ma non gli sfuggono le insidie: «È indispensabile che le norme a monte si “incastrino” con i dati. Solo così si può evitare di replicare i problemi che ci sono stati con la fatturazione elettronica, anche se compensati dai buoni risultati». Un successo nel quale i tributaristi rivendicano il ruolo giocato. E vorrebbero un riconoscimento. «Speriamo in uno stop – continua Alemanno - alla burocratizzazione delle deleghe, perché siamo già delegati dai clienti, sarebbe un apprezzamento della nostra professionalità» .

Circa 300 i delegati che hanno partecipato all’appuntamento con l’Int, che quest’anno diventa maggiorenne. Come regalo per i 18 anni Alemanno vorrebbe il ritorno della comunicazione preventiva. Il Daspo per i commercialisti, su cui il ministro dell’Economia Gualtieri ha dato rassicurazioni che non si farà, «è una baggianata - dice il numero uno dell’Int - ma è vero anche che il visto di conformità ha fallito. La stretta sull’utilizzo dei crediti fiscali serve a evitare le truffe, ma come controindicazione penalizza gli imprenditori onesti. Problemi che la comunicazione preventiva può risolvere».

Nel contrasto all’evasione vede una grande opportunità l’ex direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini: «Abbiamo oltre 90 miliardi di tax gap, ma se il Paese ne recupera 7 in più dall’evasione con le nuove misure in arrivo in manovra dimostriamo comunque di aver imboccato la strada giusta». Ottimista sul rispetto della scadenza del 1° gennaio per il debutto generalizzato dello scontrino elettronico è il presidente della commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco (M5S): «Siamo molto a ridosso ma penso che ce la faremo. La struttura tecnologica è pronta». Scommette sulla digitalizzazione per rendere più efficace e più semplice il lavoro della Guardia di finanza il generale Virginio Pomponi, che guida il Comando regionale della Campania: «La digitalizzazione ci consente controlli mirati ottimizzando forze e risultati». E quando si parla di digitale non si può prescindere dai giovani: per loro i tributaristi hanno organizzato dei corsi di formazione con le università.

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