Professione

Sovraindebitamento, dai commercialisti 100 organismi entro fine anno

di Federica Micardi


Dottori commercialisti in campo per la gestione della crisi da sovraindebitamento. Entro fine anno gli Organismi di composizione della crisi (Occ) aperti dagli Ordini dei commercialisti toccheranno quota 100 e i dottori commercialisti operativi sulla materia - cosiddetti gestori della crisi - saranno almeno 2mila, oggi sono 524.
Questi numeri sono stati dati dal presidente della Fondazione ADR (Alternative dispute risolution) commercialisti Felice Ruscetta durante la convenzione “Uniti per unire” che si è svolta ieri a Roma.
Questa nuova procedura, che permette anche al piccolo imprenditore, all'artigiano e al privato cittadino la possibilità di fallire - prima preclusa - è stata introdotta in Italia dalla legge 3 del 2012 (anche detta anti-suicidi), ma il regolamento attuativo per la costituzione degli Occ è solo dell'anno scorso (Dm 202/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio 2015) . Insomma per ora in Italia il piccolo ancora non può proprio fallire - pur con alcune eccezioni - ma si sta lavorando perché ciò diventi possibile.
Gli Occ attualmente operativi in Italia sono 34, di questi 24 sono stati costituiti dagli Ordini territoriali dei dottori commercialisti. Presto aprirà un Occ anche in Basilicata, un unicum nel suo genere perché costituito da quattro Ordini che si sono consorziati, si tratta degli Ordini di Pescara, Chieti, Lanciano e Avezzano. La domanda al ministero è già stata depositata, per cui entro maggio sarà operativo. “Un organismo unico per quattro Ordini - spiega il presidente dell'Ordine di Pescara Domenico Di Michele - non solo consente economie di scala ma permette di avere un approccio condiviso sul territorio e, nel tempo una giurisprudenza uniforme”.
La composizione della crisi, meccanismo ancora poco conosciuto offre diverse opportunità. Ai professionisti, soprattutto quelli giovani, apre nuove vie di attività, e infatti sono molti i neo abilitati che stanno seguendo i corsi di formazione di 40 ore per poter operare con questo nuovo istituto. Ai soggetti indebitati fornisce uno strumento per chiudere con il passato e ripartire senza doversi trascinare i debiti vita natural durante.
La nuova procedura suscita l'interesse di molti, perché può dare gli stessi risultati pratici della procedura esecutiva, ma a differenza di quest’ultima una volta concluso il piano i debiti, anche se non completamente restituiti, vengono definitivamente cancellati. Esistono però delle criticità su cui si potrebbe lavorare, i costi sono un esempio. Il soggetto che si rivolge all'Occ per chiedere di elaborare una soluzione da presentare in tribunale per risolvere la propria situazione debitoria dovrà, per esempio, sostenere i costi che il professionista deve affrontare per consultare i pubblici registri e accedere alle conservatorie per verificare la posizione del debitore, si tratta di qualche centinaio di euro se va bene, ma sono comunque tanti per chi è in difficoltà. Al momento non è prevista una “via preferenziale” senza oneri per l’accesso ai pubblici registri ma la materia è ancora in divenire; sull'Adr è stata recentemente creata presso il ministero della Giustizia una Commissione presieduta da Guido Alpa e composta da avvocati, magistrati, notai e docenti universitari - nessun commercialista - che deve elaborare una riforma organica degli strumenti stragiudiziali di risoluzione delle controversie.

L’Ebook sugli Occ della Fondazione ADR Commercialisti

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©