Adempimenti

Proroga del 730, rimborsi più lunghi

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Prende quota la proroga del 730 al 23 luglio. Non si tratterà di un prolungamento generalizzato ma interesserà solo i Caf e solo a condizione che abbiano già trasmesso l'80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio: data in cui è fissata la deadline per l'invio. Un differimento che inevitabilmente comporterà un ritardo nell'erogazione dei rimborsi in busta paga o in pensione per i contribuenti che saranno arrivati più in ritardo con l'appuntamento al Caf. In questi casi, infatti, non ci saranno i tempi tecnici per l'erogazione di eventuali crediti Irpef nel cedolino di luglio e si slitterà almeno ad agosto sempre che il contribuente abbia un sostituto d'imposta se non addirittura a settembre per chi è senza datore di lavoro. Con buona pace del «rituale autofinanziamento» delle ferie estive visto che i crediti vantati arriveranno quando le vacanze per molti italiani saranno già concluse.Uno schema d'azione per lo slittamento è stato messo a punto dall'agenzia delle Entrate e attende il via libera definitivo da parte prima degli uffici del Mef e poi a livello politico. In pratica nel nuovo Dpcm in gestazione si riprende quanto già avvenuto nel 2007 . In quell'occasione il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri aveva concesso un mese in più di tempo ai Caf e agli intermediari abilitati che avevano inviato entro il termine ordinario (allora era il 31 luglio) l'85% dei 730 in carico. Nel nuovo decreto la percentuale dovrebbe invece aggirarsi all'80% (i Caf chiedono il 75%) e la proroga dovrebbe essere limitata a 16 giorni.

Naturalmente questo dovrebbe valere solo per centri di assistenza fiscale e intermediari sia per il 730 ordinario che per quello precompilato, mentre per chi sceglie il «fai-da-te» inviando autonomamente il modello precompilato la scadenza dovrebbe restare ferma al 7 luglio. Questo dovrebbe consentire ai Caf di chiudere con meno affanno la campagna dichiarativa, gestendo una coda di 730 nella finestra dall'8 al 23 luglio. Però, come anticipato, con il rischio a carico dei contribuenti che si saranno presentati in ritardo di vedersi slittare l'erogazione dei rimborsi.L'apertura del Mef e delle Entrate alla proroga arriva puntuale all'indomani del grido d'allarme lanciato dal presidente Valeriano Canepari della Consulta dei centri di assistenza fiscale.

Nelle segnalazioni fatte pervenire all'agenzia delle Entrate, avevano sottolineato come oltre alle novità del 730 precompilato ci fosse sul tavolo anche la questione delle polizze da sottoscrivere per far fronte alla nuova maxi-responsabilità a loro carico. Con le nuove regole previste per l'introduzione della precompilata, infatti, i centri di assistenza fiscale e gli intermediari abilitati all'invio del modello 730 (sia ordinario che precompilato) saranno chiamati a rispondere di imposte, interessi e sanzioni nel caso in cui un futuro controllo dell'amministrazione finanziaria ravvisasse un visto infedele sulla dichiarazione.

Sul fronte delle sanzioni c'è anche un altro nodo da sciogliere: la disapplicazione delle penalità per gli errori o i ritardi nella trasmissione delle certificazioni uniche dei redditi (tanto per intenderci quelle che hanno preso il posto dei «vecchi» Cud) all'agenzia delle Entrate. Un intervento in tal senso è stato chiesto a gran voce, tra gli altri, dal presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec), Gerardo Longobardi, che ha posto l'accento sulle difficoltà incontrate dai sostituti d'imposta in questo adempimento. Va ricordato che si applica una sanzione da 100 euro per ogni singola certificazione non corretta: penalità evitabile solo se la rettifica fosse avvenuta entro i cinque giorni successivi alla scadenza ordinaria. Cinque giorni, tra l'altro, da calcolare dal termine ordinario del 7 marzo e non dal 9 marzo: quindi la deadline per le correzioni è stata molto ravvicinata andando in scadenza giovedì 12 maggio. E, come anticipato su queste colonne il 2 giugno scorso, le certificazioni uniche spedite in ritardo o errate sarebbero un milione e mezzo.

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