Professione

Commercialisti, otto giorni di agitazione

di Federica Micardi

Il primo sciopero dei commercialisti partirà il 30 settembre e durerà per otto giorni, a meno di una qualche repentina azione del Governo, che per ora tace. La categoria chiede, quale primo atto, la sospensione degli Isa, o la loro applicazione facoltativa per il primo anno.

«Gli indici sintetici di affidabilità non sono affidabili», è il messaggio chiaro lanciato ieri durante la conferenza stampa che si è svolta presso la sala congressi della Camera. Per questo nove sigle sindacali di commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec e Unico) hanno deciso di scioperare. «Siamo qui per chiedere un provvedimento d’urgenza - spiegano - e per farci ascoltare abbiamo deciso di ricorrere allo sciopero, un atto di disobbedienza civile, non versando i nostri F24 entro i termini e disertando le udienze in commissione tributaria». Una protesta a cui si sono uniti venerdì gli avvocati dell’Organismo congressuale forense e ieri gli avvocati tributaristi dell’Uncat, che si asterranno dalle udienze in Commissione tributaria dal 1° al 7 ottobre.

Queste le richieste al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: proroga o facoltatività degli Isa, rispetto dello Statuto del contribuente, semplificazione fiscale e confronto con la categoria - che possiede le competenze necessarie - per la stesura di leggi che impattano sull’attività. Un tavolo di concertazione - è stato precisato - non basterà a placare gli animi. I sindacati non intendono «essere mero strumento di riscossione quando c’è esigenza di incremento di gettito tributario» e chiedono «un ruolo attivo nella costruzione di un nuovo contesto normativo tributario».

Per questo auspicano un’adesione massiva e il sostegno di altre associazioni datoriali (ieri è arrivato quello di Confprofessioni). L’appoggio alla protesta sta arrivando dai Garanti del contribuente presenti sul territorio, venerdì si è anche espresso il Garante del Lazio Angelo Gargani, che è anche presidente dell’associazione nazionale dei garanti del contribuente, che invita il Governo ad ascoltare le richieste dei commercialisti, «un atteggiamento rigido - afferma - non fa che inasprire un rapporto che dovrebbe basarsi sulla buona fede».

A sottolineare che negli Isa sono state riportate ampie distorsioni, il vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Alberto Gusmeroli, che oltre ad essere un politico è anche commercialista. «Già lo scorso anno avevo proposto l’abolizione degli Isa all’interno della legge di semplificazione fiscale - spiega - richiesta bocciata per mancanza di copertura». Secondo Gusmeroli bisogna modificare il modo di legiferare altrimenti, con la motivazione della copertura, la semplificazione fiscale resterà un miraggio.

Chi deciderà di aderire e versare con due giorni di ritardo l’F24 non dovrà fare alcun tipo di ravvedimento, o versare maggiorazioni. I sindacati non potranno sapere in tempi brevi il livello di adesione, un dato che solo l’agenzia delle Entrate e le Commissioni tributarie potranno rilevare. A prescindere dai numeri il segnale resta comunque importante perché sarà il primo sciopero per questa categoria.

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