Adempimenti

Black list, la comunicazione slitta al 20 settembre

di Luca Gaiani

Slitta al 20 settembre l’invio telematico delle comunicazioni black list relative al 2015. Un comunicato stampa dell’agenzia delle Entrate diffuso ieri giovedì 24 marzo anticipa che, con un imminente Provvedimento, il termine per comunicare le operazioni effettuate nell’anno 2015 con clienti e fornitori domiciliati in stati o territori black list, attualmente legato a quello dello spesometro, verrà prorogato a martedì 20 settembre 2016.

Lo slittamento si giustifica, secondo il comunicato delle Entrate, con la necessità di concedere ai contribuenti il tempo necessario per adeguare i software di compilazione del quadro BL del modello polivalente, in scadenza come noto, il prossimo 11 aprile (contribuenti Iva mensili) e 20 aprile (contribuenti Iva trimestrali).

Il rinvio al 20 settembre, se da un lato sarà di ausilio per le case di software (peraltro la comunicazione nel quadro BL era già presente lo scorso anno), dall’altro finisce per concentrare questo adempimento in un periodo, la seconda metà di settembre, già ingolfato dalla trasmissione telematica delle dichiarazioni Unico, Irap e Iva.

Sarebbe comunque opportuno che, alla luce della nuova più lunga scadenza, l’Agenzia rendesse nota a scanso di equivoci l’esatta lista dei paesi rilevanti per gli invii del 2015. Come noto, la norma si riferisce indistintamente agli elenchi al Dm 4 maggio 1999 e al Dm 21 novembre 2001 e al riguardo è stato precisato che si considerano black list, ai fini della comunicazione, i paesi compresi anche in una sola delle due liste.

Visto che l’elenco del 2001 (lista Cfc) è stato pesantemente revisionato lo scorso anno (cosa invece non accaduta per quello del 1999), sarebbe utile che le Entrate confermassero i criteri da adottare per questa comunicazione.

Nel seguito riportiamo l’elenco dei paesi compresi in almeno una delle due liste sopra citate.

■Alderney (Isole del canale)
■Andorra
■Anguilla
■Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda);
■Antille Olandesi (Nederlandse Antillen);
■Aruba;
■Bahama (Bahamas);
■Bahrein (Dawlat al-Bahrain);
■Barbados;
■Barbuda,
■Belize;
■Bermuda;
■Brunei (Negara Brunei Darussalam);
■Costa Rica (Repùblica de Costa Rica);
■Dominica;
■Ecuador (Repúplica del Ecuador);
■Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-’Arabiya al Muttahida);
■Filippine (Pilipinas);
■Gibilterra (Dominion of Gibraltar);
■Gibuti (Djibouti);
■Grenada;
■Guatemala,
■Guernsey (Bailiwick of Guernsey);
■Herm (Isole del Canale)
■Hong Kong (Xianggang);
■Isola di Man (Isle of Man);
■Isole Cayman (The Cayman Islands);
■Isole Cook;
■Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands);
■Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands);
■Isole Vergini statunitensi,
■Jersey;
■Kiribati (ex Isole Gilbert),
■Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya);
■Liberia (Republic of Liberia);
■Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein);
■Macao (Macau);
■Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia);
■Maldive (Divehi);
■Maurizio (Republic of Mauritius);
■Monaco (Principautè de Monaco);
■Monserrat;
■Nauru (Republic of Nauru);
■Niue;
■Nuova Caledonia,
■Oman (Saltanat ’Oman);
■Panama (Republica de Panamà);
■Polinesia Francese (Polynésie Française);
■Samoa (Indipendent State of Samoa).
■Sant’Elena
■Salomone
■Sark (Sercq);
■Seicelle (Republic of Seychelles);
■Singapore (Republic of Singapore);
■Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis);
■Saint Lucia;
■Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines);
■Svizzera (Confederazione Svizzera);
■Taiwan (Chunghua MinKuo);
■Tonga (Pule’anga Tonga);
■Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands);
■Tuvalu (The Tuvalu Islands);
■Uruguay (Republica Oriental del Uruguay);
■Vanuatu (Republic of Vanuatu)

Il comunicato delle Entrate sulla proroga della comunicazione black list

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