Adempimenti

Aiuti di Stato in agricoltura, nel quadro RS di Redditi solo i bonus non registrati

di Giorgio Gavelli e Gian Paolo Tosoni

I contribuenti, in questi ultimi giorni che ci separano dalla trasmissione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2018, sono alle prese con la compilazione del quadro “RS” della dichiarazione dei redditi e del quadro “IS” nella dichiarazione Irap. Le imprese agricole individuali e società semplici, qualora svolgano l’attività rientrante interamente nel reddito agrario, non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione Irap e restano in ogni caso esonerati dall’invio del modello Irap anche se percettori di aiuti di Stato.

Il nuovo quadro

Lo scopo dell’introduzione del nuovo quadro consiste nell’intento di recuperare tutte le informazioni per quantificare i suddetti aiuti nonché gli aiuti “de minimis”, da inserire nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna). Gli aiuti che devono essere indicati in queste dichiarazioni fiscali sono quelli i cui presupposti per la fruizione si sono verificati nel 2018.

Secondo questa logica non devono essere indicati gli aiuti di Stato che già risultano riportati nel predetto Registro in quanto l’informazione pubblica si è già perfezionata, e, comunque, non andrebbero evidenziati quelli percepiti nel 2018 ma con presupposti di fruizione sorti in periodi d’imposta precedenti.

Le istruzioni ai modelli di dichiarazione precisano che dal Registro nazionale sono espressamente escluse le informazioni relative agli aiuti nei settori agricoltura e pesca e cioè relativi al settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.

Le istruzioni proseguono precisando che devono essere indicati anche gli aiuti fiscali dell’agricoltura e della pesca ed acquacoltura “da registrare” nei registri Sian (Servizio informativo agricolo nazionale) ed il Sipa (Servizio ispettorato provinciale della agricoltura). Questa precisazione fa trasparire che se i contributi pubblici sono già riportati nel Sian e Sipa non occorre una ulteriore indicazione così come avviene in generale per gli aiuti compresi nel Rna.

Accedere al sito internet del Sipa è facile, trovando il link “consultazione/trasparenza” ed indicando il codice fiscale della impresa agricola; nell’ultima colonna della tabella degli aiuti cliccando sulla parola “dettagli” si accede alla descrizione dell’aiuto o contributo ricevuto.

Contributi esclusi dalla dichiarazione

Sulla base di queste considerazioni possiamo affermare che sono esclusi dalla indicazione nella dichiarazione dei redditi ed Irap:

i contributi Pac erogati nell’ambito della politica agricola comunitaria;

i contributi relativi ai bandi dei Piani di sviluppo rurale;

contributi concessi alle organizzazioni dei produttori.

Infatti questi contributi sono di fonte comunitaria e non aiuti di Stato e sono compresi nel Sian o negli elenchi pubblici equipollenti.

L’articolo 35 del decreto legge 34/2019 (meglio noto come decreto Crescita) precisa che non si considera aiuto di Stato vanno indicati in bilancio o riportati sul sito i contributi avente natura corrispettiva. Questa precisazione comporta, a nostro parere, che la tariffa incentivante percepita dai produttori di energia elettrica da fonti agroforestali o fotovoltaiche non deve essere indicata nei quadri della dichiarazione dei redditi.

Obbligo della indicazione

Un aiuto di Stato che deve essere senz’altro riportato nel quadro RS riguarda la detrazione fiscale spettante ai coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola di età inferiore a 35 anni (alla data di stipula del contratto) nella misura del 19% del canone di affitto dei terreni agricoli, non di proprietà dei genitori, detrazione che spetta entro il limite di 80 euro per ettaro e nella misura massima di 1.200 euro (articolo 16 del Tuir).

Un aiuto di Stato da segnalare sarebbe costituito dagli interessi figurativi che sostiene la Regione quando anticipa i contributi della Comunità europea che non arriverebbero prima di novembre, ma anche per questo occorre verificare se non sia già indicato nei registri pubblici.

Gli agricoltori possono essere interessati alla compilazione dei quadri in presenza del credito di imposta per le zone che hanno subito il sisma nel Centro Italia ed il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari.

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