Adempimenti

Dogane, il direttore Minenna: per accise sui carburanti necessaria una norma anti-evasione

di Marco Mobili

Con la manovra di bilancio in arrivo una nuova stretta sulle accise dei carburanti e in particolare sui depositi. Nel mirino del Fisco, ha spiegato ieri ai senatori della commissione Finanze del Senato il direttore generale delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, è finito «il carburante di frodo che entra sul territorio nazionale senza controllo e finisce nelle cosiddette pompe bianche». Per evitare 2 miliardi di evasione occorre una norma da inserire nella legge di Bilancio, già concordata con il Mise per cancellare «un vulnus nel sistema delle accise sui carburanti e delle autorizzazioni dell’Agenzia ». Un vulnus creato da «una manina che ha cambiato la regolamentazione in corsa» che va cancellato per «ridurre l’evasione di accisa e soprattutto di Iva». L’audizione di ieri a Palazzo Madama sull’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022, è stata l’occasione per il direttore generale di ADM, di presentare il pacchetto di misure consegnato al ministro Gualtieri per la manovra. E non ci sono solo le accise ma anche e-commerce , tabacchi, giochi e gestione della macchina amministrativa. Sulle vendite on line di dispositivi medici Minenna ha anticipato ai senatori che non esclude di chiedere, «anche in un provvedimento d’urgenza» una norma che consenta alle Dogane di acquistare in totale anonimato su piattaforme e-commerce materiale sanitario per controllare questo tipo di transazioni «come già succede per il gioco». Con la legge di bilancio, inoltre, si accende un faro anche sui beni sequestrati al contrabbando e nelle operazioni antifrode. «L’Agenzia, nelle vesti di spazzino delle banchine, ha detto ancora il Direttore generale, ha più di mille mezzi sequestrati (imbarcazioni, aerei, elicotteri) e nei depositi delle Dogane ci sono circa tremila tonnellate di tabacchi sequestrati». Tutto materiale difficile da gestire e per questo occorre «uno strumento stabile, quindi una società in house dell’Agenzia che garantisca flessibilità nello smaltimento di mezzi, beni e tabacchi sequestrati».

Per Minenna la guerra al contrabbando, con una lunga seri di norme di «regulation eccezionale», ha fatto anche perdere la «piena governance del settore dei tabacchi». Nel fare un esempio, il direttore generale ha ricordato il caso della marijuana legale: «io autorizzo il punto vendita ma poi non so nulla su cosa viene venduto». Di qui la determinazione firmata la scorsa settimana che introduce l’autocertificazione sulla regolarità dei prodotti venduti negli esercizi di cannabis light e nelle parafamacie (si veda il servizio sul sito www.ilsole24ore.com). Sui giochi, invece, Minenna ha spiegato la necessità di prorogare di almeno 36 mesi le concessioni in scadenza per arrivare con una legge delega a riscrivere le regole del gioco legale: «l’80% delle postazioni di gioco non sono in linea con le norme stabilite dagli enti territoriali» anche perché «c’è un problema di disciplina concorrente (Stato, Regioni, Comuni)» e per questo «è difficile oggi procedere al rinnovo di gare fatte anni fa». Non meno importante per una corretta gestione della macchina amministrativa, la possibilità di nominare dirigenti a invarianza di spesa, anche perché, ha concluso Minenna, «ad aprile mi troverò a ricoprire 8 interim di dirigenti di prima fascia».

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